17/05/2014  al 20/07/2014

Emilio Isgro' Ritratti incancellabili

A cura di: Stefano Pezzato

Emilio Isgro' Ritratti incancellabili
Dopo la grande retrospettiva al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci nel 2008, Emilio Isgrò ritorna a Prato. Sabato 17 maggio 2014, nella Notte dei Musei, l’artista inaugura il suo ultimo progetto "Maledetti toscani, benedetti italiani", cancellazione in tre tempi. Promosso dal Comune di Prato e realizzato dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, dal Museo di Palazzo Pretorio e dal Teatro Metastasio Stabile della Toscana, il progetto è un omaggio dell’artista siciliano al più toscano degli scrittori del Novecento: Curzio Malaparte. 
Un nuovo ciclo di lavori sulle identità umane strettamente legato al Dichiaro di non essere Emilio Isgrò del 1971 che, in significativa coincidenza, sarà accolto negli stessi giorni dalla Galleria degli autoritratti agli Uffizi di Firenze. 
Una cancellazione in tre tempi creata per Prato da vivere in luoghi diversi della città e realizzata nell’ambito della rassegna urbana “Prato contemporanea”, in occasione della Notte Europea dei Musei. 
La mostra al Museo di Palazzo Pretorio 
A Palazzo Pretorio, sede della rinnovata Galleria Civica, verrà; inaugurata la mostra Ritratti incancellabili, curata da Stefano Pezzato, che vede protagonisti undici illustri toscani, obliterati dal tipico tratto cancellatorio: Dante, Giotto, Datini, Lorenzo il Magnifico, Savonarola, Machiavelli, Leonardo, Michelangelo, Galileo, Puccini e Malaparte. Dalle tele dell’artista emerge una scritta scampata alla cancellatura e tradotta in più lingue: “Dichiaro di non essere…”. 
La mostra resterà aperta fino al 20 luglio 2014. I ritratti del Datini e di Malaparte nell’occasione saranno acquisiti dalla città di Prato. 

La performance al Teatro Metastasio 
La sera al Teatro Metastasio Emilio Isgrò interpreterà il ruolo di Malaparte in una inedita performance in versi scritta dallo stesso artista e intitolata La pelle scorticata, con regia a cura di Massimo Luconi, realizzata dal Centro Pecci e dal Teatro Meta stasio Stabile della Toscana. Nella messa in scena Malaparte, confinato a Lipari negli anni del fascismo, immagina di essere Ulisse alla corte di Eolo. 
Video d’artista all’Auditorium del Centro Pecci 
Nella storica sede del Centro Luigi Pecci sarà proiettato a ciclo continuo il video d’artista Le api di Lipari. Il video, realizzato con la collaborazione di Matteo Frittelli e Giuseppe Scali, presenta uno sciame di api isteriche e rutilanti che divorano pagine e pagine delle opere malapartiane. Ultimo capitolo di una ricerca che sviluppa l’eterna relazione fra le immagini e le parole, per lanciare da Prato un segnale di fiducia rappresentato in video dagli insetti sapientemente istruiti dal maestro Isgrò.mitico re dei venti che gli dà in sposa una figlia. 
“Il teatro non è per me una novità dal tempo dell’Orestea di Gibellina negli anni Ottanta”, dice l’artista, “quando lavorai parecchie stagioni nella Valle del Belice per la reinvenzione della tragedia greca in lingua siciliana. D’altra parte non è un caso che anche il mio Malaparte-Ulisse parli in siciliano”. 
Il catalogo della mostra è edito da Mimesis, che in questa occasione inaugura Resilienze, una nuova collana dedicata all’arte. 

Luoghi

  • Museo di Palazzo Pretorio - Piazza del Comune, 18 - Prato
             0574.1835152     0574.1835027
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