Emilia Isabella. Il Bianco e il Nero
A cura di: Fabio D’Achille - presentazione di Marcella Cossu.
Manzù, l’Arte e il Territorio
Con questa mostra di sculture e dipinti di Emilia Isabella, grande artista di Sermoneta (LT), la Raccolta Manzù intende, nella decima ricorrenza della Giornata del Contemporaneo, rendere ancora una volta omaggio, entro i propri confini, come recita il “cliché” Manzù, l’Arte e il Territorio, a quella “Scuola Pontina” così eterogenea, multiforme e vivace la cui anima profonda è senza dubbio rappresentata dall’Art Curator Fabio D’Achille, incessante nel proporre, svelare, assemblarne i talenti migliori. A lui e a MAD il mio vivo ringraziamento per la serie di bellissimi eventi che negli anni ha veicolato all’interno del Manzù, sempre rispettandone equilibri e silenzi.
(…) Come nelle favole, all’interno dello studio d’artista… “sorgeva un palazzo di cristallo”, alias, un capace cubo di vetro, a contenere, disposte in bell’ordine, una serie di tele, ovvero i quadri prodotti dall’artista nel 2001.
Un aspetto molto interessante di Emilia Isabella è proprio questo grande ordine mentale, del tutto simile a quello che regna nel suo studio, e che le fa concepire, e organizzare, delle “serie” ben limitate e distinte tra loro. Serie scultoree, serie pittoriche. Quadri neri, che mostra per primi, intenzionalmente o forse no, e quadri bianchi, essenziali, che traducono letteralmente il logo del suo naturalismo astratto scultoreo, dolcemente curvilineo, in condensazioni bidimensionali ad infinitum.
Curve nere e curve bianche, snodi primari, neri e bianchi, neri e bianchi opachi e stesi à plat sulla tela, contrapposti a neri e bianchi granulosi e materici, come grezzi. La tecnica è quella della pittura ad olio e acrilico, e tale è il rigore - affascinante - della ricerca di quegli anni, che in un certo numero di casi vi sono delle coppie di tele, una bianca e una nera, dalla composizione identica, bellissime a considerarsi nella dialettica delle rispettive simmetrie. L’incanto faticosissimo, rigoroso e impalpabile della costruzione musicale, qui traslato dal mondo della scultura alla rappresentazione su tela, si nutre ancora della legge del contrappunto cromatico, che, trattandosi del contrasto bianco-nero, cromatico in realtà non è, essendo entrambi non-colori (…) Marcella Cossu
Un ringraziamento infine a Marco Poma, responsabile dell’organizzazione eventi al museo, al Caposervizio Mimmo Corbo, a Silvana Siano e Salvatore Longo per la costante e preziosa collaborazione.
Con questa mostra di sculture e dipinti di Emilia Isabella, grande artista di Sermoneta (LT), la Raccolta Manzù intende, nella decima ricorrenza della Giornata del Contemporaneo, rendere ancora una volta omaggio, entro i propri confini, come recita il “cliché” Manzù, l’Arte e il Territorio, a quella “Scuola Pontina” così eterogenea, multiforme e vivace la cui anima profonda è senza dubbio rappresentata dall’Art Curator Fabio D’Achille, incessante nel proporre, svelare, assemblarne i talenti migliori. A lui e a MAD il mio vivo ringraziamento per la serie di bellissimi eventi che negli anni ha veicolato all’interno del Manzù, sempre rispettandone equilibri e silenzi.
(…) Come nelle favole, all’interno dello studio d’artista… “sorgeva un palazzo di cristallo”, alias, un capace cubo di vetro, a contenere, disposte in bell’ordine, una serie di tele, ovvero i quadri prodotti dall’artista nel 2001.
Un aspetto molto interessante di Emilia Isabella è proprio questo grande ordine mentale, del tutto simile a quello che regna nel suo studio, e che le fa concepire, e organizzare, delle “serie” ben limitate e distinte tra loro. Serie scultoree, serie pittoriche. Quadri neri, che mostra per primi, intenzionalmente o forse no, e quadri bianchi, essenziali, che traducono letteralmente il logo del suo naturalismo astratto scultoreo, dolcemente curvilineo, in condensazioni bidimensionali ad infinitum.
Curve nere e curve bianche, snodi primari, neri e bianchi, neri e bianchi opachi e stesi à plat sulla tela, contrapposti a neri e bianchi granulosi e materici, come grezzi. La tecnica è quella della pittura ad olio e acrilico, e tale è il rigore - affascinante - della ricerca di quegli anni, che in un certo numero di casi vi sono delle coppie di tele, una bianca e una nera, dalla composizione identica, bellissime a considerarsi nella dialettica delle rispettive simmetrie. L’incanto faticosissimo, rigoroso e impalpabile della costruzione musicale, qui traslato dal mondo della scultura alla rappresentazione su tela, si nutre ancora della legge del contrappunto cromatico, che, trattandosi del contrasto bianco-nero, cromatico in realtà non è, essendo entrambi non-colori (…) Marcella Cossu
Un ringraziamento infine a Marco Poma, responsabile dell’organizzazione eventi al museo, al Caposervizio Mimmo Corbo, a Silvana Siano e Salvatore Longo per la costante e preziosa collaborazione.
Luoghi
www.museomanzu.beniculturali.it 06 9135022 063221579
Marcella Cossu Direttore Raccolta Manzù Apertura: dal martedì alla domenica dalle 9,00 alle 20,00