Edoardo Romagnoli.L'una Luna
A cura di: Roberta Folatti
Il progetto prevede l’esposizione di una fotografia Vintage del 1991, già esposta nello stesso anno alla galleria il Diaframma di Milano, affiancata da una serie di lavori realizzati appositamente per la mostra. Il soggetto ricorrente dei lavori fotografici di Romagnoli, la luna, interagisce in questa mostra con una serie di fotografie di diverso soggetto scelte fra la produzione recente dell’artista, e una serie di riproduzioni di piccolo formato di Doodles sia originali che in riproduzione attraverso stampa fine art.
Inatteso novilunio
C’è un filo invisibile che tiene tutto legato tracciando ghirigori fuori e dentro le nostre esistenze. Un artista pesca nello scrigno del suo essere profondo, dove risiede il nucleo pulsante della sua ispirazione. E dove si muovono correnti che forse lui stesso ignora. Edoardo Romagnoli allinea in dittici e trittici immagini e disegni – raffinati doodle frutto di scrittura automatica – mettendo in contatto la luna ai moti più sconosciuti del suo animo. Cielo e terra, interno ed esterno, spirito e materia trovano una momentanea ricomposizione.
I segni usciti da una mano guizzante, curiosa, inquieta si connettono senza traumi, con sorprendente naturalezza, alle scie nervose di quel satellite miliardi di volte osservato ma ancora e sempre inesplicabile. Romagnoli insegue la luna, la interroga, la scruta da angoli ogni volta diversi creando una continuità formale con altre sue bellissime immagini. Espressioni artistiche differenti dialogano per darci quel che solo l’arte può dare. Misteriosi intrecci, sussulti improvvisi, vampate di colore irrompono e interrompono, come il risveglio di un vulcano o l’irruzione inaspettata dell’inconscio. Un viaggio di emozioni che ci conducono dentro di noi e al tempo stesso ci aprono alla grandezza dell’universo, con un respiro che sfiora gioiosamente, con eleganza, gli abissi, tutti gli abissi.
La prima foto alla luna risale al 1988 e rappresenta l’inizio del suo lavoro di ricerca artistica. La luna è oggetto di una instancabile osservazione; Romagnoli ne fa la protagonista delle sue lunghe sperimentazioni rinnovando a ogni scatto il fascino originale che lo rapisce. Il lavoro rivolto alla luna è in costante sviluppo e si approfondisce nel tempo come un dialogo sempre più serrato, senza mai indugiare su i risultati ottenuti.
Un’ampia serie dedicata all’architettura testimonia un’accurata ricerca grafica e compositiva: “Stazione Cen¬trale”, “Fabbrica del Vapore”, “Ponti”. In altre serie l’artista esprime il fascino e la magia della luce: “Luna”, “Capodanno a Londra”, “Sabbia” ,”NY” e “Alberi”.
Il libro “Ulivi” del 2002 affronta il concetto di tempo e ne analizza gli sviluppi lungo un intero anno; succes¬sivamente nel libro “999” il tempo imprigionato esplode in 15 minuti di fragore e bagliori per annunciare l’arrivo di un nuovo millennio.
All’idea di movimento sono invece dedicati altri lavori: il progetto “Le Corse”, in cui l’artista utilizza il movimento per distrarre il soggetto fotografico e coglierne la naturalezza; i lavori “Alberi”, “Luci d’Artista” e altri ancora, dove il movimento è utilizzato per raggiungere un risultato pittorico- metafisico.
Grande attenzione ed interesse alla ricerca sull’espressività del corpo sono evidenti nelle serie “Autoscatti”, “Performance”, “Sogni” e “Ritratto in scatola”.
In parallelo al lavoro fotografico si sviluppa la ricerca sui “Doodles”, disegni che scaturiscono in maniera impulsiva ed automatica mentre facciamo altro e costituiscono la fonte originaria del lavoro. Piccole creazione da sempre raccolte dall’artista che vengono rielaborate, negli anni ’90 tramite la macchina fotocopiatrice e oggi grazie alle tecniche più moderne di acquisizione e trasformazione immagini.
Inatteso novilunio
C’è un filo invisibile che tiene tutto legato tracciando ghirigori fuori e dentro le nostre esistenze. Un artista pesca nello scrigno del suo essere profondo, dove risiede il nucleo pulsante della sua ispirazione. E dove si muovono correnti che forse lui stesso ignora. Edoardo Romagnoli allinea in dittici e trittici immagini e disegni – raffinati doodle frutto di scrittura automatica – mettendo in contatto la luna ai moti più sconosciuti del suo animo. Cielo e terra, interno ed esterno, spirito e materia trovano una momentanea ricomposizione.
I segni usciti da una mano guizzante, curiosa, inquieta si connettono senza traumi, con sorprendente naturalezza, alle scie nervose di quel satellite miliardi di volte osservato ma ancora e sempre inesplicabile. Romagnoli insegue la luna, la interroga, la scruta da angoli ogni volta diversi creando una continuità formale con altre sue bellissime immagini. Espressioni artistiche differenti dialogano per darci quel che solo l’arte può dare. Misteriosi intrecci, sussulti improvvisi, vampate di colore irrompono e interrompono, come il risveglio di un vulcano o l’irruzione inaspettata dell’inconscio. Un viaggio di emozioni che ci conducono dentro di noi e al tempo stesso ci aprono alla grandezza dell’universo, con un respiro che sfiora gioiosamente, con eleganza, gli abissi, tutti gli abissi.
La prima foto alla luna risale al 1988 e rappresenta l’inizio del suo lavoro di ricerca artistica. La luna è oggetto di una instancabile osservazione; Romagnoli ne fa la protagonista delle sue lunghe sperimentazioni rinnovando a ogni scatto il fascino originale che lo rapisce. Il lavoro rivolto alla luna è in costante sviluppo e si approfondisce nel tempo come un dialogo sempre più serrato, senza mai indugiare su i risultati ottenuti.
Un’ampia serie dedicata all’architettura testimonia un’accurata ricerca grafica e compositiva: “Stazione Cen¬trale”, “Fabbrica del Vapore”, “Ponti”. In altre serie l’artista esprime il fascino e la magia della luce: “Luna”, “Capodanno a Londra”, “Sabbia” ,”NY” e “Alberi”.
Il libro “Ulivi” del 2002 affronta il concetto di tempo e ne analizza gli sviluppi lungo un intero anno; succes¬sivamente nel libro “999” il tempo imprigionato esplode in 15 minuti di fragore e bagliori per annunciare l’arrivo di un nuovo millennio.
All’idea di movimento sono invece dedicati altri lavori: il progetto “Le Corse”, in cui l’artista utilizza il movimento per distrarre il soggetto fotografico e coglierne la naturalezza; i lavori “Alberi”, “Luci d’Artista” e altri ancora, dove il movimento è utilizzato per raggiungere un risultato pittorico- metafisico.
Grande attenzione ed interesse alla ricerca sull’espressività del corpo sono evidenti nelle serie “Autoscatti”, “Performance”, “Sogni” e “Ritratto in scatola”.
In parallelo al lavoro fotografico si sviluppa la ricerca sui “Doodles”, disegni che scaturiscono in maniera impulsiva ed automatica mentre facciamo altro e costituiscono la fonte originaria del lavoro. Piccole creazione da sempre raccolte dall’artista che vengono rielaborate, negli anni ’90 tramite la macchina fotocopiatrice e oggi grazie alle tecniche più moderne di acquisizione e trasformazione immagini.
Luoghi
011 8141099
mar-sab 11-19, Ingresso libero