Dim Sampaio. Furenti Tropici, tra segni e colori in tempesta
A cura di: Pietro Bellasi e Alessandro Sarteanesi
La suggestiva Pinacoteca Comunale di Gaeta ospita l'antologica "Furenti Tropici. Dim Sampaio tra segni e colori in tempesta" curata da Pietro Bellasi e Alessandro Sarteanesi, dal 5 marzo al 10 aprile.
La mostra, patrocinata dalla regione Lazio, dalla Provincia di Latina, dal Comune di Gaeta e dall'Ambasciata del Brasile, organizzata da Magonza Editore e promossa dalla Pinacoteca di Gaeta, offre al pubblico un corpus di 50 opere realizzate da Dim Sampaio fra il 2003 e il 2015 fra cui numerosi inediti.
I lavori esposti, realizzati con differenti tecniche, da acrilici a inchiostri, da oli a pastelli, da smalti a catrame e in prevalenza di grandi dimensioni come Ordine e Ferocia di cm 250x350 o Corpi di cm 135x335, esprimono la forza e l'energia creativa che contraddistinguono l'artista brasiliano, italiano d'adozione. In Sampaio ad elementi caratteristici dell'espressionismo europeo si uniscono tratti enigmatici, carismatici, primitivi che si legano a tradizioni magiche precolombiane del suo paese d'origine. I colori sgargianti, l'importanza del gesto pittorico emergono dalle tele con impasti eruttivi, segni, macchie, spruzzi che mettono in evidenza la vitalità e la violenza della sua arte.
L'indiscutibile originalità artistica è così descritta dal curatore Pietro Bellasi: "Per la pittura di Dim Sampaio gli storici dell'arte, con la consueta nevrosi e protervia classificatoria, potranno parlare di 'espressionismo estremo' e anche di fauvismo, come di 'atmosfere Cobra'; e poi anche di Art brut, di Dubuffet, di Pop, di Graffitismo e di Basquiat. Magari tutto anche assai plausibile, ma che rischia di affievolire l'essenziale, ciò che rende la pittura di Sampaio di un'originalità e novità virulenta e sorprendente; appunto la sua qualità di un'immediatezza poetica 'homeless', di una esplosione creativa che sconnette e disloca tante categorie consolidate".
Accompagna la mostra un catalogo di Magonza Editore.
La mostra, patrocinata dalla regione Lazio, dalla Provincia di Latina, dal Comune di Gaeta e dall'Ambasciata del Brasile, organizzata da Magonza Editore e promossa dalla Pinacoteca di Gaeta, offre al pubblico un corpus di 50 opere realizzate da Dim Sampaio fra il 2003 e il 2015 fra cui numerosi inediti.
I lavori esposti, realizzati con differenti tecniche, da acrilici a inchiostri, da oli a pastelli, da smalti a catrame e in prevalenza di grandi dimensioni come Ordine e Ferocia di cm 250x350 o Corpi di cm 135x335, esprimono la forza e l'energia creativa che contraddistinguono l'artista brasiliano, italiano d'adozione. In Sampaio ad elementi caratteristici dell'espressionismo europeo si uniscono tratti enigmatici, carismatici, primitivi che si legano a tradizioni magiche precolombiane del suo paese d'origine. I colori sgargianti, l'importanza del gesto pittorico emergono dalle tele con impasti eruttivi, segni, macchie, spruzzi che mettono in evidenza la vitalità e la violenza della sua arte.
L'indiscutibile originalità artistica è così descritta dal curatore Pietro Bellasi: "Per la pittura di Dim Sampaio gli storici dell'arte, con la consueta nevrosi e protervia classificatoria, potranno parlare di 'espressionismo estremo' e anche di fauvismo, come di 'atmosfere Cobra'; e poi anche di Art brut, di Dubuffet, di Pop, di Graffitismo e di Basquiat. Magari tutto anche assai plausibile, ma che rischia di affievolire l'essenziale, ciò che rende la pittura di Sampaio di un'originalità e novità virulenta e sorprendente; appunto la sua qualità di un'immediatezza poetica 'homeless', di una esplosione creativa che sconnette e disloca tante categorie consolidate".
Accompagna la mostra un catalogo di Magonza Editore.
Luoghi
www.pinacotecagiovannidagaeta.it 0771 466346 0771 466346
Palazzo San Giacomo tutti i giorni, 17-22. Sab e Dom aperto anche 11-13 - lunedì chiuso