Dialogo: la carta come memoria
A cura di: Bianca Cimiotta Lami e Dario Evola
Opere di: Riccardo Ajossa, Elisabetta Diamanti, Toni Garbasso, Ugo Ferrero, Alfonso Filieri, Roberto Mannino, Paolo Modugno, Claudia Peill, Lydia Predominato, Peter Quell, Serge Uberti
Una riflessione dedicata alla Shoah attraverso gli scritti, le opere, i luoghi, le riflessioni e i ricordi che ogni autore ha tradotto in una proposta artistica attraverso la propria sensibilità e una personale esperienza vissuta come ricordo e come testimonianza anche indiretta. Sono singole esperienze, voci ed approcci elaborati attraverso differenti linguaggi scaturiti dalla memoria emotiva, al fine di creare quel filo di continuità con la Storia, come riflesso di un dolore lontano che emerge come un sintomo.
Incisione e stampa, fotografia ed elaborazione virtuale, percezioni sonore e visive sono i modi con cui Riccardo Ajossa, Elisabetta Diamanti, Toni Garbasso, Ugo Ferrero, Alfonso Filieri, Roberto Mannino, Paolo Modugno, Claudia Peill, Lydia Predominato, Peter Quell, Serge Uberti hanno realizzato il proprio contributo artistico. La grana della carta s’intreccia come la grana delle voci e della memoria. Lo sguardo lontano lascia una traccia sulla carta come segno e come in-segna. La carta è il pretesto e il mezzo più espressivo e più utilizzato nei tempi, quello che ha consentito alla Storia e all’Umanità di ricordare i fatti e gli avvenimenti nella trasmissione: la carta come materia significante, superficie, piano ed estensione. Cartografia dell’emozione e luogo comune per immagini condivise.
Iniziativa promossa dalla FIAP
La mostra, organizzata in occasione della Settimana della Memoria, è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo – Dipartimento Cultura Servizio Spazi Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Una riflessione dedicata alla Shoah attraverso gli scritti, le opere, i luoghi, le riflessioni e i ricordi che ogni autore ha tradotto in una proposta artistica attraverso la propria sensibilità e una personale esperienza vissuta come ricordo e come testimonianza anche indiretta. Sono singole esperienze, voci ed approcci elaborati attraverso differenti linguaggi scaturiti dalla memoria emotiva, al fine di creare quel filo di continuità con la Storia, come riflesso di un dolore lontano che emerge come un sintomo.
Incisione e stampa, fotografia ed elaborazione virtuale, percezioni sonore e visive sono i modi con cui Riccardo Ajossa, Elisabetta Diamanti, Toni Garbasso, Ugo Ferrero, Alfonso Filieri, Roberto Mannino, Paolo Modugno, Claudia Peill, Lydia Predominato, Peter Quell, Serge Uberti hanno realizzato il proprio contributo artistico. La grana della carta s’intreccia come la grana delle voci e della memoria. Lo sguardo lontano lascia una traccia sulla carta come segno e come in-segna. La carta è il pretesto e il mezzo più espressivo e più utilizzato nei tempi, quello che ha consentito alla Storia e all’Umanità di ricordare i fatti e gli avvenimenti nella trasmissione: la carta come materia significante, superficie, piano ed estensione. Cartografia dell’emozione e luogo comune per immagini condivise.
Iniziativa promossa dalla FIAP
La mostra, organizzata in occasione della Settimana della Memoria, è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo – Dipartimento Cultura Servizio Spazi Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Luoghi
www.culturaroma.it/4?spazio_cultura=1 06 6876543
Orario: lun-ven ore 9.30-20.00