Destinazione d'Uso
A cura di: Franz Paludetto e Francesca Canfora
Tra l’”opera” e il “progetto”, tra ciò che collega e divide Arte Contemporanea e Architettura, si muove “Destinazione d’uso” mettendo in dialogo e a confronto le due discipline. Luogo scelto per questo incontro è il Castello di Rivara, un posto dove la creatività più sfrenata regna sovrana, un regno fantasmagorico con opere d’arte disseminate ovunque, diventato caso-studio per 140 studenti del corso di “Progetto di Restauro Architettonico” del Politecnico di Torino.
Con l’obiettivo di indagare le mai risolte convergenze parallele tra Arte e Architettura vengono esposte insieme opere, disegni e bozzetti di artisti, che nei più svariati modi spaziano e sconfinano nel campo “avversario” e architetti, che presentano un’espressività estetica più affine all’ambito artistico o che si sono cimentati nel concepire luoghi destinati all’arte.
Tra gli artisti e gli architetti in mostra: Aldo Mondino, Gianni Piacentino, Candida Hofer, Hermann Pitz, Nicus Lucà, Roberto Pietrosanti, Paolo Grassino, Plinio Martelli, Fabio Viale, Luigi Mainolfi, Paolo Portoghesi, Corrado Levi, Franco Purini, Aimaro Isola dello Studio Isolarchitetti, Marcello Morandini, Arduino Cantàfora
A introdurre la mostra, l’esposizione degli elaborati finali dei progetti degli studenti del Politecnico che hanno preso in esame il Centro per l’Arte Contemporanea del Castello di Rivara, studiandone il restauro e la rifunzionalizzazione.
Centoquaranta studenti del Corso di Laurea Magistrale in “Architettura per il Restauro e Valorizzazione del Patrimonio”, coordinati dai professori Chiara Aghemo, Maria Adriana Giusti, Monica Naretto, Jean Marc Tulliani, hanno sviluppato progetti integrati sul sito, con l’obiettivo della valorizzazione culturale. Il Castello di Rivara, nella sua intrigante complessità culturale, ha rappresentato un fertilissimo terreno di studio, dove la possibilità di applicare una metodologia di indagine e di progetto a un caso reale è stata arricchita dalle molte vocazioni e tracce latenti che questo luogo suggerisce e custodisce. Trent’anni di storia, di mostre e artisti, hanno lasciato una stratificazione di memorie e testimonianze negli ottomila metri quadri del complesso, distribuiti nei tre edifici storici: il maniero medioevale, l’edificio neobarocco del Castello nuovo e il corpo delle scuderie. Nel ripensare nuove destinazioni d’uso, soluzioni originali che possano riattualizzare alcune parti del luogo oggetto d’indagine è stato quindi inevitabile confrontarsi con il flusso di suggestioni che trasmettono le opere e le installazioni esposte in permanenza.
“Destinazione d’uso” è un progetto curato da Franz Paludetto e Francesca Canfora, in collaborazione con i docenti del Politecnico di Torino: Chiara Aghemo, Maria Adriana Giusti, Monica Naretto, Jean Marc Tulliani
Con l’obiettivo di indagare le mai risolte convergenze parallele tra Arte e Architettura vengono esposte insieme opere, disegni e bozzetti di artisti, che nei più svariati modi spaziano e sconfinano nel campo “avversario” e architetti, che presentano un’espressività estetica più affine all’ambito artistico o che si sono cimentati nel concepire luoghi destinati all’arte.
Tra gli artisti e gli architetti in mostra: Aldo Mondino, Gianni Piacentino, Candida Hofer, Hermann Pitz, Nicus Lucà, Roberto Pietrosanti, Paolo Grassino, Plinio Martelli, Fabio Viale, Luigi Mainolfi, Paolo Portoghesi, Corrado Levi, Franco Purini, Aimaro Isola dello Studio Isolarchitetti, Marcello Morandini, Arduino Cantàfora
A introdurre la mostra, l’esposizione degli elaborati finali dei progetti degli studenti del Politecnico che hanno preso in esame il Centro per l’Arte Contemporanea del Castello di Rivara, studiandone il restauro e la rifunzionalizzazione.
Centoquaranta studenti del Corso di Laurea Magistrale in “Architettura per il Restauro e Valorizzazione del Patrimonio”, coordinati dai professori Chiara Aghemo, Maria Adriana Giusti, Monica Naretto, Jean Marc Tulliani, hanno sviluppato progetti integrati sul sito, con l’obiettivo della valorizzazione culturale. Il Castello di Rivara, nella sua intrigante complessità culturale, ha rappresentato un fertilissimo terreno di studio, dove la possibilità di applicare una metodologia di indagine e di progetto a un caso reale è stata arricchita dalle molte vocazioni e tracce latenti che questo luogo suggerisce e custodisce. Trent’anni di storia, di mostre e artisti, hanno lasciato una stratificazione di memorie e testimonianze negli ottomila metri quadri del complesso, distribuiti nei tre edifici storici: il maniero medioevale, l’edificio neobarocco del Castello nuovo e il corpo delle scuderie. Nel ripensare nuove destinazioni d’uso, soluzioni originali che possano riattualizzare alcune parti del luogo oggetto d’indagine è stato quindi inevitabile confrontarsi con il flusso di suggestioni che trasmettono le opere e le installazioni esposte in permanenza.
“Destinazione d’uso” è un progetto curato da Franz Paludetto e Francesca Canfora, in collaborazione con i docenti del Politecnico di Torino: Chiara Aghemo, Maria Adriana Giusti, Monica Naretto, Jean Marc Tulliani
Luoghi
www.castellodirivara.it 0124 31122
orario:Ven 14.30-18.00 – sab e dom 10.30-12.30 / 14.30-18.00