Davide Paglia "Circles of energy"
A cura di: Vera Agosti
L'opera di Davide Paglia, un grande cerchio di energia, trasforma completamente la bacheca espositiva della Libreria Bocca. Il lavoro, leggermente schiacciato ai poli, proprio come il nostro pianeta, è realizzato con una tecnica personalissima, che parte dagli scarti industriali, ovvero residui fotografici, in un'ottica di recupero del materiale tramite la creatività. Paglia, infatti, si occupa anche di grafica e di stampa fotografica fine artSeguendo la produzione digitale per la pubblicità, sente talvolta la necessità di ritornare a uno stadio più primitivo della creazione. Il riciclo industriale nella società dello spreco richiama le ricerche del Nouveau Réalisme, per esempio di Arman e Mimmo Rotella. Sul materiale di recupero, Paglia interviene con la vernice spray, ricordo dell'amore per la street art, e l'acqua, simbolo della vita stessa, che conferisce il senso del movimento e infonde energia, accendendo le tinte; il tutto inglobato nel plexiglass.
Il caos apparente, domato dalla mano dell'artista, si rifà all'Espressionismo Astratto.
I colori brillantissimi appaiono surreali e innaturali, eppure è proprio dal mondo della natura che muove l'ispirazione dell'artista. Possiamo ritrovare le suggestioni del cosmo, esplosioni di supernove, buchi neri. E ancora la luce del sole, della luna e delle stelle; i profili e le nervature delle piante e delle foglie. La forza della natura è trasferita nell'energia del segno e nella potenza del colore. Spesso Paglia crea accompagnato dalla musica, che si sposa al ritmo e al dinamismo dell'opera.
Come spiega Bruno Munari, il disco, ovvero il cerchio, è la prima forma che disegna il bambino. Simbolica immagine di perfezione e di eternità, dove non esistono l’inizio e la fine. Il Tao bianco e nero, metafora del bene e del male che si sfiorano compenetrandosi. Le forme di Paglia nascono spontanee e non sono stabili nel tempo, seguendo le esigenze espressive dell'autore, che guarda chiaramente alle esperienze dell'Informale, ma anche allo Spazialismo, proprio per le figure ardite delle sue tele sagomate.
Completano l'esposizione due sculture con due tele che si incontrano e ci fanno pensare all'unione del maschile e del femminile, lo Yin e lo Yang, su cui si fonda l'esistenza. Forme tra l'istinto e la ragione; di nuovo energie, in questo caso opposte e complementari.
Luoghi
http://www.libreriabocca.com/ 02.86462321
giorgio.lodetti@libreriabocca.com