Davide Mancini Zanchi "da che mani vidi Zan Cin"
Il titolo, da che mani vidi Zan Cin, ricombina in un gioco linguistico simile a un acronimo le sillabe e le singole lettere che compongono il nome dell’artista.Con lo stesso spirito destrutturante e sperimentale Davide Mancini Zanchi rimedita l’atto pittorico alla ricerca di soluzioni nuove, non di rado audaci e irriverenti, che includono nell’opera materiali extrapittorici tra i più diversificati e comuni oggetti d’uso che mantengono inalterata la propria funzionalità.
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