24/10/2019  al 31/01/2020

David Tremlett "wall drawings"

David Tremlett "wall drawings" David Tremlett inaugura la sua seconda personale alla Noire Gallery: sessantatré opere illuminano e colorano i muri della galleria reinterpretando lo spazio. L’artista esordisce negli anni Sessanta nell’era dell’arte concettuale, fungendo da erede di una curiosità illuminista e di una sensibilità romantica del viaggio come ricerca interiore. Nel tempo, è attraverso questa matrice che la sua opera si è arricchita di un singolare senso di originalità. Ciò che interessa all’artista è realizzare progetti in cui le forme siano libere, in equilibrio tra colore, geometria e proporzione. Dietro, c’è tutto un mondo di esperienze che diventa parte del suo lavoro: esperienze di viaggi lontani, la purezza della forma africana o giapponese, la bellezza delle chiese italiane… “È come comporre musica o scrivere: a un certo punto fluisce fuori di te e ti trasporta. Il materiale originale è la tua storia”. Ed è sempre l’artista ad affermare che l’evoluzione del colore utilizzato nelle proprie opere deriva dalla frequentazione dell’Italia: “In Italia, sono circondato dagli affreschi di Giotto, Piero della Francesca, Mantegna (…) sono costantemente immerso nel colore”. Le opere esposte alla Noire Gallery, realizzate con i pastelli colorati, sono il frutto più evidente della vita dell’artista come “cittadino del mondo”, sin da quando raggiunse l’Australia facendo l’autostop nel 1971, e poi l’ Estremo Oriente, l’Africa e le Americhe. Molto di più di una semplice tecnica artistica, l’uso del pastello è un modus vivendi, che Tremlett traduce nella “filosofia del viaggiare leggeri”. L’artista non ha bisogno né di acqua né di solventi per diluire i suoi colori, non usa spatola o pennello. Quando realizza i suoi wall drawings massaggia la carta e le pareti con le dita e le mani. Il metodo è molto simile a quello che uno scultore userebbe per modellare l’argilla o il gesso: non ci sono intermediari fra il creatore e la materia. Sono forme geometriche irregolari, determinate da linee perfette: trapezi, sezioni di cerchi, rettangoli spezzati che contengono parti dipinte di rosso, verde, arancione, grigio. Colori che ricordano terre lontane, dove persino il bianco e il nero rivestono ruoli vitali. “Tutto è accuratamente pensato e organizzato in studio. Non sperimento molto sulla carta, sperimento nella mia mente. Penso all’equilibrio fino a quando non ho chiara l’idea di quello che voglio. Quando lascio lo studio, tutto dev’essere finito”.

Luoghi

  • Noire Gallery - Via Piossasco, 29 - Torino
         

    Orario di apertura: da martedì a venerdi ore 10-18

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