22/06/2016  al 22/09/2016

Dario Coletti. Monte Etna

A cura di: Manuela Fugenzi

Dario Coletti. Monte Etna
La Galleria Doozo prosegue il suo ciclo espositivo con la mostra fotografica Cronache dal Monte Etna di Dario Coletti, a cura di Manuela Fugenzi, nella proposta di 14 stampe fotografiche selezionate dal lavoro sul Parco Etna, dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 2013, e parte di una serie di indagini fotografiche commissionate all’autore dal MiBAC sui siti italiani Unesco.

“L'Etna è un viaggio al centro dell'anima, è un viaggio alla scoperta dell'origine dell'universo… La fotografia è uno strumento di ricerca della propria verità, sul senso della vita.” Lo sguardo di Coletti e la sua qualità di narratore inquieto, sono determinanti nel restituirci una visione emozionante ed enigmatica di questo straordinario territorio. Che viene accolto nella sua potenza, attraverso un movimento di sintesi meditato nell’alchimia della fotografia.

“Affondando lo sguardo tra il bianco dei vapori e il nero della lava ora e qui mi perdo veramente e definitivamente. A quest’altezza il nero predomina ed è la prima riflessione cromatica, il bianco fa il resto con i vapori e le nuvole che anche se scarse riempiono la parte alta del paesaggio creando un confine labile tra cielo e terra. Colpisce questo continuo confronto tra bianco e nero che sfocia in una riflessione dualistica manichea dove tutto e il contrario di tutto si confrontano: il pratico si contrappone all'etereo, il materico all'aereo... Le presenze umane a breve distanza diventano ombre, perdono il loro valore individuale fino e divenire simbolo estremo di una condizione… Vite a disposizione dei capricci della natura, del vulcano che incarna lo sguardo di un dio che toglie e che da senza una logica apparente, consumando le sue decisioni in un’atmosfera tragica ed epica al tempo stesso…”

Una consapevolezza intellettuale ed emotiva matura, che non teme di mettersi in ascolto, guida questo confronto con il vulcano attivo terrestre più alto della Placca euroasiatica, la “muntagna” come lo chiamano i siciliani. L’autore utilizza anche la scrittura, per un intimo dialogo tra se stesso e lo spettatore. “L'emozione è una manifestazione umana necessaria, se s’intende comunicare esperienze. Anche la fotografia è costretta a fare i conti con questo sentimento, ad esempio quando cerca di lenire il dolore della perdita della grazia. L'esigenza di affrontare l'interpretazione della realtà è il motivo della mia la scelta di operare nella fotografia. Un motivo più estetico è quello di onorare lo spirito del viaggio come spostamento interiore, emotivo. La fotografia è una necessità di scoperta, propedeutica a una volontà di crescita. È un ambito dove esercitare le categorie del pensiero e dell’azione. È un gesto pratico e teorico, è un atto che genera un cammino parallelo alla ricerca di libertà, che ti permette, nella sua accezione più alta, di scegliere di vivere e ragionare solo come un assurdo anarchico, un illuminato, un poeta… E alla fine di questo mio tragitto di conoscenza quello che rimane è un senso di smarrimento, una scomposizione temporanea, una decomposizione profumata in attesa del naturale ricongiungimento con una essenza universale. Un sentimento ispirato dal fatto di essere poggiato su terra viva in continua trasformazione, in una condizione che crea assieme all'inquietante percezione di precarietà e d’infinita fragilità, una sensazione di ritorno a casa. Da questo punto di osservazione privilegiato si può contemporaneamente percepire l'abisso e stare di fronte a cielo e spazio.

 

Luoghi

  • Galleria Doozo - Via Palermo, 51/53 - Roma
             064815655

    orari galleria: dal martedì al sabato 11-22

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