Daniela Comani - Fabio Torre " Perfect Day"
A cura di: Testo di Claudio Marra
Ginevra Grigolo presenta "Perfect Day", un progetto espositivo realizzato dagli artisti bolognesi Daniela Comani e Fabio Torre. Inaugurazione sabato 22 aprile ore 18."Fotografie che sostituiscono televisori e volti che sostituiscono fotografie. In questa sorta di epistrofe visiva convivono e si fronteggiano, in maniera perfetta, in un giorno perfetto, i progetti Sunsets di Daniela Comani e The Perfect Friends di Fabio Torre. Come il recto e il verso di uno stesso foglio nel quale le due facciate paiono l’una estranea all’altra, pur finendo, nello stesso tempo, per sostenersi a vicenda, apparentemente diverse pur partecipando della stessa natura, perché alla fine sono la stessa cosa, pur rimanendo due.
Miracoli e misteri della fotografia che in effetti, nella sua ancor breve ma già esuberante storia, ha saputo dialogare con la pittura e con il concetto, smaterializzando l’una e reificando l’altro, trasformando l’immagine nel richiamo di altre immagini, già scattate, già vissute, e l’idea in oggetto tangibile, in simulacro opaco e pesante. Logiche contrapposte e insieme complementari: i televisori di Daniela che sfilano sulla parete come quadri enigmatici e ripetitivi, i ritratti di Fabio, che brillano come schermi, delineati e definiti da pennellate che paiono pixels. Una complementarietà perfetta che pare sintetizzare i destini complessivi dell’arte contemporanea, costantemente in bilico tra dimensione tecnologica e sensibilità manuale, tra processi automatici e recupero di autorialità esecutiva. Una complementarietà che Daniela e Fabio sembrano voler verificare ed esprimere anche all’interno dei rispettivi lavori, che in effetti sovrappongono e mescolano identità estetiche differenti. È così che gli schermi silenziosi di vecchi televisori, trasfigurati in sequenza di ipotetici paesaggi con tramonto dominati da un pallido sole elettronico, paiono volersi trasformare in altrettante tele, capaci di alludere a un mito assoluto dell’ultima grande pittura ottocentesca, al tentativo disperato di gareggiare con l’istantaneità fotografica celebrando les impressions du soleil cuchant. Dall’altra parte, sull’altra facciata del foglio, ritratti ibridati degli amici perfetti, che mescolano l’obiettivo con la mano, fuori dai consueti codici del pittorialismo fotografico, instaurando un nuovo regime di artificialità naturalizzata o di natura artificializzata che intenzionalmente confonde i piani, impedendo di dire con sicurezza se l’immagine autentica sia quella giocata sul tempo istantaneo dello scatto fotografico oppure quella dilatata sul tempo infinito che appartiene alla pittura. Televisori che sostituiscono quadri e quadri che sostituiscono fotografie, in maniera indistinguibile, in maniera perfetta, in un giorno perfetto".
Claudio Marra
Miracoli e misteri della fotografia che in effetti, nella sua ancor breve ma già esuberante storia, ha saputo dialogare con la pittura e con il concetto, smaterializzando l’una e reificando l’altro, trasformando l’immagine nel richiamo di altre immagini, già scattate, già vissute, e l’idea in oggetto tangibile, in simulacro opaco e pesante. Logiche contrapposte e insieme complementari: i televisori di Daniela che sfilano sulla parete come quadri enigmatici e ripetitivi, i ritratti di Fabio, che brillano come schermi, delineati e definiti da pennellate che paiono pixels. Una complementarietà perfetta che pare sintetizzare i destini complessivi dell’arte contemporanea, costantemente in bilico tra dimensione tecnologica e sensibilità manuale, tra processi automatici e recupero di autorialità esecutiva. Una complementarietà che Daniela e Fabio sembrano voler verificare ed esprimere anche all’interno dei rispettivi lavori, che in effetti sovrappongono e mescolano identità estetiche differenti. È così che gli schermi silenziosi di vecchi televisori, trasfigurati in sequenza di ipotetici paesaggi con tramonto dominati da un pallido sole elettronico, paiono volersi trasformare in altrettante tele, capaci di alludere a un mito assoluto dell’ultima grande pittura ottocentesca, al tentativo disperato di gareggiare con l’istantaneità fotografica celebrando les impressions du soleil cuchant. Dall’altra parte, sull’altra facciata del foglio, ritratti ibridati degli amici perfetti, che mescolano l’obiettivo con la mano, fuori dai consueti codici del pittorialismo fotografico, instaurando un nuovo regime di artificialità naturalizzata o di natura artificializzata che intenzionalmente confonde i piani, impedendo di dire con sicurezza se l’immagine autentica sia quella giocata sul tempo istantaneo dello scatto fotografico oppure quella dilatata sul tempo infinito che appartiene alla pittura. Televisori che sostituiscono quadri e quadri che sostituiscono fotografie, in maniera indistinguibile, in maniera perfetta, in un giorno perfetto".
Claudio Marra
Http://www.galleriastudiog7.it/index.php/mostre/128-l
File allegati
Luoghi
www.galleriastudiog7.it 051 2960371
Orario: dal martedì al sabato 15.30 - 19.30, mattina, lunedì e festivi per appuntamento.