Claudie Laks. Colori nomadi
A cura di: Massimo Blanco
L’arte di Claudie Laks esplora lo spazio attraverso dei moduli gestuali (e grafici) che si mantengono costanti nella produzione pittorica dell’artista. Le sue tele accolgono un reticolo di nodi grafici che coesistono e si armonizzano determinando un equilibrio che si espande o si contrae. L’armonia dei colori appare legata al tempo della percezione del dipinto, è ancorata al presente, all’esperienza dell’osservatore. Ciò non esclude che le superfici armoniche di Laks si lascino contaminare da forze disgreganti, aprendosi così a prospettive di instabilità e di mutamento. Tali forze circolano dentro la frontalità dei reticoli. Nascoste in profondità, non mancano di affiorare, per disturbare l’armonia e avviarne la trasformazione. Cosicché l'artista mette in atto una doppia temporalità, svelando l’intervallo che separa che separa gli equilibri visibili sulla tela, nell’istante in cui è osservata, dagli squilibri futuri.
Ma la rottura dell’armonia non è soltanto un evento futuro. Si lega al linguaggio, al momento in cui il gesto grafico potrebbe convertirsi in un segno leggibile. L’oscillazione tra moduli gestuali e segni può infatti alterare il tempo dell’opera d’arte, sfasare l’immediatezza con cui essa si propone e vive, deviare la percezione dall’immediatezza del vedere alla sfera intellettuale, quella del pensiero, della memoria, delle idee e delle parole
Ma la rottura dell’armonia non è soltanto un evento futuro. Si lega al linguaggio, al momento in cui il gesto grafico potrebbe convertirsi in un segno leggibile. L’oscillazione tra moduli gestuali e segni può infatti alterare il tempo dell’opera d’arte, sfasare l’immediatezza con cui essa si propone e vive, deviare la percezione dall’immediatezza del vedere alla sfera intellettuale, quella del pensiero, della memoria, delle idee e delle parole
Luoghi
http://www.aocf58.it 06/3610411 06/3200317
Orario: dal lunedì al venerdì ore 17.00 –19.30 (chiuso sabato e festivi)