Barbara Fragogna "Non calpestare il tuo Nano Interiore!"
A cura di: Semaforo Brown e Alessio Moitre
“Per dimostrare di essere seria, un’artista non può essere ironica. L’umorismo è un lusso da ostentare in menopausa."
I più affermerebbero senza dubbio o remora che l’artista Fragogna sia un’artista “visuale”, una pittrice legata alla figura e alla forma, un’artista introspettiva, organica e organizzata, viscerale e materica, uno di quegli artisti che ti prendono per il collo e che ti costringono a guardare, a vedere oltre, ad approfondire il livello sensoriale e sensuale dei suoi lavori. I più avrebbero ragione. Perchè questo è ciò che della Fragogna si conosce: i quadri dei rigogliosi e rutilanti corpi barocchi che si aprono in un dialogo fatto di simboli e colore, di bocche che stentano una comunicazione intraducibile, di intestini attorcigliati come cappi vitali. I disegni che si srotolano in filamenti senza fine come a voler dichiarare l’inutilità del punto, della conclusione, dell’enunciato perentorio. Le sculture effimere, flore intestinali e interiorità esposte come giardini razionali, competenti dell’inconsistenza del tempo e della memoria, rovine in decomposizione estetica. Ma è sul concetto di “Nano Interiore” che la mostra personale di Fragogna alla Galleria Alessio Moitre mirerà il suo focus: sul fallimento e sulla sua estensione rielaborata.
“Qualsiasi insignificante dettaglio sostiene una tesi mal costruita.” -Nest Of Dust
I più affermerebbero senza dubbio o remora che l’artista Fragogna sia un’artista “visuale”, una pittrice legata alla figura e alla forma, un’artista introspettiva, organica e organizzata, viscerale e materica, uno di quegli artisti che ti prendono per il collo e che ti costringono a guardare, a vedere oltre, ad approfondire il livello sensoriale e sensuale dei suoi lavori. I più avrebbero ragione. Perchè questo è ciò che della Fragogna si conosce: i quadri dei rigogliosi e rutilanti corpi barocchi che si aprono in un dialogo fatto di simboli e colore, di bocche che stentano una comunicazione intraducibile, di intestini attorcigliati come cappi vitali. I disegni che si srotolano in filamenti senza fine come a voler dichiarare l’inutilità del punto, della conclusione, dell’enunciato perentorio. Le sculture effimere, flore intestinali e interiorità esposte come giardini razionali, competenti dell’inconsistenza del tempo e della memoria, rovine in decomposizione estetica. Ma è sul concetto di “Nano Interiore” che la mostra personale di Fragogna alla Galleria Alessio Moitre mirerà il suo focus: sul fallimento e sulla sua estensione rielaborata.
“Qualsiasi insignificante dettaglio sostiene una tesi mal costruita.” -Nest Of Dust
Luoghi
http://galleriamoitre.com 338 1426301
dal martedì al sabato, dalle 15 alle 19