Ayako Nakamiya "Petalo verso… petalo recto"
A cura di: Claudio Cerritelli
La stagione espositiva dello Studio Masiero riprende giovedì 6 ottobre con una personale di Ayako Nakamiya.
Viene presentata una selezione di opere recenti, dipinti a olio su tela e acquerelli su carta di diverse dimensioni, la maggior parte dei quali appositamente realizzata per questa mostra, caratterizzata da una una ricerca sul colore che l’artista tende a far vibrare verso il bianco. Nel grande dipinto Rosa bianca l’artista insegue il chiarore della luce come una continua e inquieta ricerca del “bianco coprente e del bianco trasparente […] macchia solare macchie lunari- scrive poeticamente Nakamiya – petalo verso… petalo recto/ uno sull’altro i petali/svelano tuttavia avvolgono […].
Come osserva Claudio Cerritelli: “L’artista […] si confronta con la natura del colore che traspira dentro sé stesso, liberandosi lentamente da ogni vincolo rappresentativo: la visione si adombra e si rischiara seguendo il continuo rigenerarsi delle forme, fino al punto in cui non esiste altro che la luce, pura mescolanza di bagliori.”
Nell’ultima personale al Museo Enrico Butti di Viggiù, l’artista ha suggerito “la metafora del “firmamento”, immagine che rimanda alla dimora delle stelle, alla vastità simbolica del cielo, in questa mostra l’artista amplifica la sua visione immaginando macchie solari e lunari, stati di luce che aspirano alle trasparenze del bianco, al candore dei petali che il colore fissa in un verso e nell’altro.” (CC)
Le due diverse tecniche, l’olio e l’acquerello, emergono, inoltre, in tutta la loro differente natura e tensione interiore, da un lato l’immediatezza emotiva espressa con l’acquerello e dall’altro la costruzione più riflessiva della tessitura pittorica a olio.
Viene presentata una selezione di opere recenti, dipinti a olio su tela e acquerelli su carta di diverse dimensioni, la maggior parte dei quali appositamente realizzata per questa mostra, caratterizzata da una una ricerca sul colore che l’artista tende a far vibrare verso il bianco. Nel grande dipinto Rosa bianca l’artista insegue il chiarore della luce come una continua e inquieta ricerca del “bianco coprente e del bianco trasparente […] macchia solare macchie lunari- scrive poeticamente Nakamiya – petalo verso… petalo recto/ uno sull’altro i petali/svelano tuttavia avvolgono […].
Come osserva Claudio Cerritelli: “L’artista […] si confronta con la natura del colore che traspira dentro sé stesso, liberandosi lentamente da ogni vincolo rappresentativo: la visione si adombra e si rischiara seguendo il continuo rigenerarsi delle forme, fino al punto in cui non esiste altro che la luce, pura mescolanza di bagliori.”
Nell’ultima personale al Museo Enrico Butti di Viggiù, l’artista ha suggerito “la metafora del “firmamento”, immagine che rimanda alla dimora delle stelle, alla vastità simbolica del cielo, in questa mostra l’artista amplifica la sua visione immaginando macchie solari e lunari, stati di luce che aspirano alle trasparenze del bianco, al candore dei petali che il colore fissa in un verso e nell’altro.” (CC)
Le due diverse tecniche, l’olio e l’acquerello, emergono, inoltre, in tutta la loro differente natura e tensione interiore, da un lato l’immediatezza emotiva espressa con l’acquerello e dall’altro la costruzione più riflessiva della tessitura pittorica a olio.
Luoghi
335 8455470
orario: mar-ven 15-19 ingresso libero