Aurelio Bulzatti. Carità
A cura di: Francesco Gallo Mazzeo
Il quadro rappresenta una folla di persone per strada che girano attorno ad un monaco seduto a terra con la mano tesa, aperta, nel gesto di chi chiede la carità.
In prima lettura il quadro è un elogio della pittura, i volti e i corpi dei personaggi che agitano la tela sono stati dipinti con pochi colori e con un solido impasto, una tecnica questa che si preoccupa esclusivamente di modellare i volumi delle figure per ottenere forme e costruzioni plastiche.
Questo metodo da credibilità e autenticità al racconto e nella luce che emana il quadro si rappresenta.
Il gesto della mano tesa “carità” si trova, piccolo, al centro della composizione e mette in movimento la folla che gira attorno ad esso. Questa è una delle possibili interpretazioni dell’opera, soprattutto nel suo duplice significato di umile atteggiamento di chi chiede e atto compassionevole di chi dona.
Infine la genealogia del quadro, spesso gli artisti omettono o dimenticano di dire le fonti della loro “ispirazione”. Nel mio caso c’è stato un dialogo serrato con un film, "the skywalk is gone" di Ming-Liang, dal quale ho selezionato diverse immagini e reinventato tutto in un piccolo quadro-bozzetto.
A volte lì si esaurisce l’idea ma la scommessa di fare la versione grande è stata più forte.
Aurelio Bulzatti
In prima lettura il quadro è un elogio della pittura, i volti e i corpi dei personaggi che agitano la tela sono stati dipinti con pochi colori e con un solido impasto, una tecnica questa che si preoccupa esclusivamente di modellare i volumi delle figure per ottenere forme e costruzioni plastiche.
Questo metodo da credibilità e autenticità al racconto e nella luce che emana il quadro si rappresenta.
Il gesto della mano tesa “carità” si trova, piccolo, al centro della composizione e mette in movimento la folla che gira attorno ad esso. Questa è una delle possibili interpretazioni dell’opera, soprattutto nel suo duplice significato di umile atteggiamento di chi chiede e atto compassionevole di chi dona.
Infine la genealogia del quadro, spesso gli artisti omettono o dimenticano di dire le fonti della loro “ispirazione”. Nel mio caso c’è stato un dialogo serrato con un film, "the skywalk is gone" di Ming-Liang, dal quale ho selezionato diverse immagini e reinventato tutto in un piccolo quadro-bozzetto.
A volte lì si esaurisce l’idea ma la scommessa di fare la versione grande è stata più forte.
Aurelio Bulzatti
Luoghi
www.bibliothe.net 39 066781427
Orario apertura galleria dal lunedì al sabato dalle 11 alle 23