Augusto Garau Dal MAC alla Gestalt
A cura di: Giosuè Allegrini, Agnese Miralli
Forme geometriche, ricerca astratta, rigore compositivo, trasparenza e pulizia cromatica. Opere che sembrano strade e labirinti, e per ogni curva, una sfumatura di tonalità diversa. Gli ingranaggi di colore e le velature di Agusto Garau (1923-2010), il più giovane dei fondatori del MAC - Movimento arte concreta, con Soldati e Dorfles, sono protagonisti - dal 19 luglio 2014, inaugurazione ore 18 nello spazio espositivo della Galleria Miralli di Viterbo, a Palazzo Chigi, Via Chigi 15. La mostra curata da Agnese Miralli e organizzata dalle Edizione della Bezuga di Giuliano Allegri e Artea Gallery di Milano, Marina Garau, presenta fino al 12 agosto 2014 30 lavori su tela dell’artista di adozione pavese (nato a Bolzano, Garau si trasferì con la famiglia a Voghera), che ripercorrono le tappe principali del suo percorso. Dagli anni ’40 del Novecento, con i primi lavori di astrazione geometrica del periodo pre MAC e MAC, si passa alla figurazione primitivista-esistenziale degli anni ’50-’60, alle ricerche verbovisuali dei ’60-70, per giungere agli studi sulla percezione cromatica, in chiave astratto geometrica, degli anni ’80, ’90 e degli ultimi lavori.
Luoghi
Portico della Giustizia - orario di apertura 10.30 - 12.30 / 17.00 - 19.30 (festivi esclusi)