Anna Maria Colucci. Lila - Il gioco della vita
A cura di: Manuela De Leonardis
mostra antologica
La mostra, a cura di Manuela De Leonardis, ripercorre l’attività artistica di Anna Maria Colucci (Samagra) recentemente scomparsa, all’insegna della poetica di totale libertà che ha caratterizzato il suo lavoro, come indica il termine “Lila” che in sanscrito vuole dire gioco divino.
Nelle sale del Museo di Sant’Oreste, dove Samagra ha vissuto nell’ultimo decennio, alternando lunghi soggiorni in India, sono esposte opere selezionate dall’intero percorso creativo, che inizia con i lavori storici del decennio ’60 –’70 e che riflettono il clima culturale Pop della Scuola di Piazza del Popolo, realizzati mediante manipolazioni fotografiche, in cui si evidenzia la presa di coscienza femminile di fronte al ruolo subordinato della donna nella società. Tematica questa che prosegue in varie forme, compresa la performance, con le opere realizzate anche successivamente e nell’ambito della Cooperativa del Beato Angelico, collettivo femminile da lei creato con Carla Accardi, Eva Menzio, Nedda Guidi, Suzanne Santoro. Stephanie Oursler e altre.
La mostra prosegue con i lavori dei decenni successivi, incentrati su un’astrazione di forte ispirazione mistica e meditativa, e concepiti a seguito dell’incontro con Bhagwan Shree Rajneesh (Osho) e con una realtà indiana densa di forti suggestioni. Qui, la sua pittura si esprime e si espande con i colori della più ampia gamma cromatica, a testimonianza di una libertà spirituale e di un’illuminazione interiore che ha contraddistinto la sua attività creativa fino agli ultimi giorni della sua vita.
Catalogo in mostra
La mostra, a cura di Manuela De Leonardis, ripercorre l’attività artistica di Anna Maria Colucci (Samagra) recentemente scomparsa, all’insegna della poetica di totale libertà che ha caratterizzato il suo lavoro, come indica il termine “Lila” che in sanscrito vuole dire gioco divino.
Nelle sale del Museo di Sant’Oreste, dove Samagra ha vissuto nell’ultimo decennio, alternando lunghi soggiorni in India, sono esposte opere selezionate dall’intero percorso creativo, che inizia con i lavori storici del decennio ’60 –’70 e che riflettono il clima culturale Pop della Scuola di Piazza del Popolo, realizzati mediante manipolazioni fotografiche, in cui si evidenzia la presa di coscienza femminile di fronte al ruolo subordinato della donna nella società. Tematica questa che prosegue in varie forme, compresa la performance, con le opere realizzate anche successivamente e nell’ambito della Cooperativa del Beato Angelico, collettivo femminile da lei creato con Carla Accardi, Eva Menzio, Nedda Guidi, Suzanne Santoro. Stephanie Oursler e altre.
La mostra prosegue con i lavori dei decenni successivi, incentrati su un’astrazione di forte ispirazione mistica e meditativa, e concepiti a seguito dell’incontro con Bhagwan Shree Rajneesh (Osho) e con una realtà indiana densa di forti suggestioni. Qui, la sua pittura si esprime e si espande con i colori della più ampia gamma cromatica, a testimonianza di una libertà spirituale e di un’illuminazione interiore che ha contraddistinto la sua attività creativa fino agli ultimi giorni della sua vita.
Catalogo in mostra
Luoghi
www.santoreste.rm.gov.it/pagina/museo-naturalistico-del-monte-soratte 0761 579410 333 2699786
Museo Naturalistico del Monte Soratte - Sandro Signoretti (Curatore del Museo Comunale - Palazzo Caccia). orari: Sabato e Domenica 10-12 / 15.30-18.30