Anna Ippolito N E.V.O.
A cura di: Viola Invernizzi e Alessio Moitre
Oggi sappiamo che abbiamo tutti la stessa origine. siamo tutti fatti della stessa materia costruita dalle stelle esplodenti, per cui il concetto di fratellanza universale va esteso veramente a tutti i viventi dell'universo, tutti sono il nostro prossimo
Margherita Hack
La Galleria Moitre è lieta di inaugurare il nuovo anno espositivo con la personale di Anna Ippolito, che presenterà un progetto sviluppato attorno alla riflessione sui rapporti tra l’uomo e l’Universo, e alle associazioni sviluppate dalla nostra mente di fronte alle immagini.
“Nevo” è il termine italiano corretto per quello che volgarmente chiamiamo neo, e che l’artista trasforma in una connessione tra il corpo umano e la dimensione cosmica. Al centro dei lavori qui esposti vi è infatti la mappatura dei nei di diverse persone, elaborata in vari momenti e attraverso performance, video e fotografia; in tutti i casi l’osservatore si troverà di fronte a un’opera che è indefinibile nel suo essere ma allo stesso tempo un ritratto fedele di una traccia personale ed irripetibile del corpo di ciascuno e una mappa astrale di immaginari elementi celesti, che ci riconducono a intrecci, collegamenti e dirette discendenze.I lavori sono il frutto di una ricerca che dura da oltre un anno, e sono stati elaborati in parte a Torino e in parte durante la residenza presso il Roseto della Sorpresa (Castell’Alfero, Asti) nel maggio di quest’anno.
La visione sviluppa in tutti la capacità di osservare, di catturare le immagini e archiviarle nella memoria. questo dà la possibilità di analizzare ciò che ci circonda, attraverso una continua comparazione tra le svariate informazioni visive, in modo speculativo, riflessivo. La scoperta di analogie e differenze che risultano da queste comparazioni accrescono la consapevolezza di ciò che ci circonda e quindi anche di noi stessi. Ogni azione dell'uomo è stata mossa, nel tempo, dalla sua fame di accrescere questa conoscenza, per cercare di rispondere alle domande più intime e fondamentali.Gli antichi popoli hanno alzato gli occhi al cielo e li hanno proiettato le loro storie, visualizzandole attraverso l'unione di quei punti luminosi che sovrastavano le loro notti.
In quel momento ha avuto inizio il processo di scoperta.
Anna Ippolito
Margherita Hack
La Galleria Moitre è lieta di inaugurare il nuovo anno espositivo con la personale di Anna Ippolito, che presenterà un progetto sviluppato attorno alla riflessione sui rapporti tra l’uomo e l’Universo, e alle associazioni sviluppate dalla nostra mente di fronte alle immagini.
“Nevo” è il termine italiano corretto per quello che volgarmente chiamiamo neo, e che l’artista trasforma in una connessione tra il corpo umano e la dimensione cosmica. Al centro dei lavori qui esposti vi è infatti la mappatura dei nei di diverse persone, elaborata in vari momenti e attraverso performance, video e fotografia; in tutti i casi l’osservatore si troverà di fronte a un’opera che è indefinibile nel suo essere ma allo stesso tempo un ritratto fedele di una traccia personale ed irripetibile del corpo di ciascuno e una mappa astrale di immaginari elementi celesti, che ci riconducono a intrecci, collegamenti e dirette discendenze.I lavori sono il frutto di una ricerca che dura da oltre un anno, e sono stati elaborati in parte a Torino e in parte durante la residenza presso il Roseto della Sorpresa (Castell’Alfero, Asti) nel maggio di quest’anno.
La visione sviluppa in tutti la capacità di osservare, di catturare le immagini e archiviarle nella memoria. questo dà la possibilità di analizzare ciò che ci circonda, attraverso una continua comparazione tra le svariate informazioni visive, in modo speculativo, riflessivo. La scoperta di analogie e differenze che risultano da queste comparazioni accrescono la consapevolezza di ciò che ci circonda e quindi anche di noi stessi. Ogni azione dell'uomo è stata mossa, nel tempo, dalla sua fame di accrescere questa conoscenza, per cercare di rispondere alle domande più intime e fondamentali.Gli antichi popoli hanno alzato gli occhi al cielo e li hanno proiettato le loro storie, visualizzandole attraverso l'unione di quei punti luminosi che sovrastavano le loro notti.
In quel momento ha avuto inizio il processo di scoperta.
Anna Ippolito
Luoghi
http://galleriamoitre.com 338 1426301
dal martedì al sabato, dalle 15 alle 19