Anna Di Noto – Francesco Montuori "La costruzione della nuova scena prospettica nel teatro all’antica di Sabbioneta"
Il progetto che presentiamo, realizzato ed inaugurato il 9 novembre 1996, non è il restauro del famoso Teatro all’Antica di Sabbioneta, bensì la restituzione del suo spazio interno che Vespasiano Gonzaga volle come immagine simbolica della città che aveva voluto trasformare “ad imitazione di Roma” a partire dal 1554 fino al 1591, anno della sua morte.
Nell’ambiguo inganno dello spazio interno del Teatro, un rettangolo costituito da due quadrati, venne rappresentata dunque una città: sui lati corti dello spazio l’immagine pittorica dei Palazzi del potere e del Palazzo Giardino, dove il duca amava riposare; lungo lo spazio principale la Loggia per ospitare la corte e sullo spazio scenico la Scena prospettica con le case dei personaggi privati, cittadini, avvocati, mercanti, che si affacciano su una gran piazza e una nobile strada.
La Scena fissa andò presto perduta, distrutta da un alluvione o piuttosto demolita perché ostacolo alla moderna scenografia. Ne conseguì una mutilazione dello spazio teatrale.
La nuova Scena prospettica, nell’impossibilità di replicare la scena originaria, fu concepita ex novo, con il fine di rendere nuovamente comprensibile lo spazio interno del teatro scamozziano. Coerentemente, con moderni materiali, rappresenta sulla scena la stessa città di Sabbioneta come oggi conosciamo: i palazzi ducali, gli edifici significativi, i portici, il teatro stesso.
Nell’ambiguo inganno dello spazio interno del Teatro, un rettangolo costituito da due quadrati, venne rappresentata dunque una città: sui lati corti dello spazio l’immagine pittorica dei Palazzi del potere e del Palazzo Giardino, dove il duca amava riposare; lungo lo spazio principale la Loggia per ospitare la corte e sullo spazio scenico la Scena prospettica con le case dei personaggi privati, cittadini, avvocati, mercanti, che si affacciano su una gran piazza e una nobile strada.
La Scena fissa andò presto perduta, distrutta da un alluvione o piuttosto demolita perché ostacolo alla moderna scenografia. Ne conseguì una mutilazione dello spazio teatrale.
La nuova Scena prospettica, nell’impossibilità di replicare la scena originaria, fu concepita ex novo, con il fine di rendere nuovamente comprensibile lo spazio interno del teatro scamozziano. Coerentemente, con moderni materiali, rappresenta sulla scena la stessa città di Sabbioneta come oggi conosciamo: i palazzi ducali, gli edifici significativi, i portici, il teatro stesso.
Luoghi
http://www.aocf58.it 06/3610411 06/3200317
Orario: dal lunedì al venerdì ore 17.00 –19.30 (chiuso sabato e festivi)