Anna Di Febo "C’è modo e modo di apparire"
A cura di: Maria Ausilia Binda
La mostra presso il Centro per l’Arte Contemporanea Trebisonda di Perugia, presenta una serie di lavori rappresentativi della ricerca dell’artista, che proprio all’Accademia di Belle Arti di questa città, ha iniziato il suo percorso.
La sua indagine è incentrata su di un lento processo tecnico - esperienziale durante il quale, attraverso una stretta relazione con il senso della trasformazione e del divenire materico , vengono create sovrapposizioni di gesso, pigmento e cera in stratificazioni, impercettibili nella loro singolarità, ma determinate nel loro finale impatto estetico- visivo.
Alternando l’uso del colore, da un lato, all’estremo della sua essenza ( carminio, blu di prussia, oro, grafite ) e, all’opposto, un colore ai limiti dell’allusione ( nuances di bianchi ) , l’artista arriva ad un punto ( lo stadio conclusivo) in cui “appaiono” forme quasi naturalmente e intrinsecamente fuse con la materia ed emergenti da essa.
Il risultato è un effetto quasi straniante e ipnotico , certamente misterioso e onirico.
Una procedura anticonformista che ribalta, dal suo interno più profondo, una categorizzazione dell’arte (il quadro), fino a sconfinare ai limiti della scultura: un bassorilievo pittorico.
(Maria Ausilia Binda)
La sua indagine è incentrata su di un lento processo tecnico - esperienziale durante il quale, attraverso una stretta relazione con il senso della trasformazione e del divenire materico , vengono create sovrapposizioni di gesso, pigmento e cera in stratificazioni, impercettibili nella loro singolarità, ma determinate nel loro finale impatto estetico- visivo.
Alternando l’uso del colore, da un lato, all’estremo della sua essenza ( carminio, blu di prussia, oro, grafite ) e, all’opposto, un colore ai limiti dell’allusione ( nuances di bianchi ) , l’artista arriva ad un punto ( lo stadio conclusivo) in cui “appaiono” forme quasi naturalmente e intrinsecamente fuse con la materia ed emergenti da essa.
Il risultato è un effetto quasi straniante e ipnotico , certamente misterioso e onirico.
Una procedura anticonformista che ribalta, dal suo interno più profondo, una categorizzazione dell’arte (il quadro), fino a sconfinare ai limiti della scultura: un bassorilievo pittorico.
(Maria Ausilia Binda)
Luoghi
075 5725014 0347 1054448
venerdì, sabato e domenica dalle ore 17,30 alle ore 20,30