Angelo Aligia "Panem"
A cura di: Andrea Romoli Barberini

Oltre alla videoinstallazione Panem, che celebra miti, riti, antiche divinità, simboli e valori di un tempo, senza rinunciare a fugaci riferimenti alla realtà, ben più prosaica, del presente, le sale di Materasum, scavate nella pietra in epoche diverse, accolgono anche le installazioni Mare Nostrum, incentrata sulla contraddittoria molteplicità di significati che il Mediterraneo ha assunto nel corso dei secoli, In attesa del vento, presentata alla 54° Biennale di Venezia (Padiglione Italia) e al Vittoriano di Roma, e I formicai, lavoro recente composto di elementi fittili, mai esposto prima, che gioca sull’analogia dell’organizzazione sociale di insetti ed esseri umani ma anche sul contrasto tra interno ed esterno di queste stupefacenti, e talvolta monumentali, strutture. Completa l’articolato percorso una selezione di quadri di diversi formati realizzati con le terre della Riviera dei Cedri e connotati da segni arcaici che rinviano a quelli, naturali, che si ritrovano sulle alture rocciose della stessa zona.