Andreou Panayiotis "Fos"

Nella mostra di Chiusi saranno presentate due installazioni basate su luce e movimento, elementi declinati attraverso pratiche apparentemente discordanti.
Nello spazio vetrina di via Porsenna sarà esposto “Φως Fos”, un nuovo lavoro, con il quale l'artista indaga gli elementi tradizionali della scultura, come: pietra, panneggio, luce e ombra, ma li affronta con mezzi inconsueti come la cera e il neon. È lo stesso Panayiotis a indicarci che «nel lavoro “Φως Fos" la cera bianca assume forme fluide, si muove e si piega con delicatezza, negando la sua fragilità. Penetrata dalla luce si tinge di inconsuete tonalità, si formano ombre che contribuiscono a rendere il movimento più evidente».
Solo per la sera dell’inaugurazione, il 15 dicembre, Spazio Ulisse raddoppierà gli ambienti espositivi per accogliere la videoinstallazione “Erithrò-ria” in cui l’artista fonde ricordo e abbandono, infanzia e fede. Ma lasciamo che sia lui di descrivere questo intervento: «in “Erithrò-ria” c’è una piccola luce rossa che da piccolo ogni sera mi aiutava ad addormentami. È una lampada che raffigura la Madonna e il Bambino. Un oggetto che dava un forte senso alla mia religiosità, che quando ho lasciato il mio Paese ho portato con me, come un cimelio, sviluppando così con questa lampada/edicola un altro rapporto, molto più sentimentale».
Luoghi
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