Andrea Granchi "Viaggi immobili"
A cura di: Paolo Volta
" ..Come molti grandi artisti contemporanei, Andrea sa essere anche antico e atemporale nella sua visione "trasfigurativa" contemporanea: dalla pittura al cinema d'artista, dal disegno all'artefatto tridimensionale, dall'affresco al libro d'arte . La sua è un'arte dell'attraversamento dei confini, tra reale e immaginario, tra i linguaggi espressivi e le tecniche, tra il mondo platonico delle idee e gli artefici umani. ( ..) .c'è sempre un filo conduttore molto personale di Andrea, che è la creazione di un alter ego ironico o emblematico: dal "Giovane rottame" dei suoi film sperimentali degli anni Settanta fino al Viaggiatore dinamico o sedentario, icona che può diventare texture grafica, clone in un gioco di contrasti tra luce e ombra, bianco e nero, oppure diventare effige funeraria nella citazione divertita dei canopi egizi o etruschi"..
Andrea Balzola________________________
"Andrea Granchi rappresenta un caso unico nel panorama delle neo-avanguardie dalla fine degli anni Sessanta: pittore con inizi di nuova figurazione Pop-Surreale e Neo-Barocca, sapiente restauratore di dipinti antichi, ha prodotto film e libri d'artista, foto-dinamismo e video, fino all'uso di nuove tecnologie come l'elettroluminescenza. II suo stile attuale è multiforme, tra paradosso ironico e concettuale, citazionismo fantastico e riflessione mitologica, per giungere alla poetica del viaggio, dell'artista che insegue la sua ombra e dei contrari tra Romanticismo e Modernismo.(...) L'uomo che insegue la sua ombran è sufficiente, da solo, a esaltare la vita d'artista del Giovane rottame di un tempo, in sintonia con gli "Inseguitori di giganti", il "Potente sognatore" e il "Viaggiatore sedentario". Granchi ha inventato un alfabeto che non è solo iconologico, ma pure autobiografico e ideologico, che risale alla teoria della pittura, tende a illustrare con icone e provocazioni consapevoli le metamorfosi delle sue predilezioni metafisiche. (...) Con "Viaggi immobili' Granchi giunge ora a una nuova meta del suo esplorare, in un "Incontro estremo" dell'artista che si confronta con gli enigmi e la poetica del suo presente-futuro: i pensieri si incontrano, i contrapposti comunicano.
Alessando Vezzosi____________________
"...Chi usa il passo lento e il lento guardare si dispone, anche senza saperlo, all'altro. Con-vive con le cose, ne vive le passioni. (..) Ma l'ombra taglia diagonalmente le vie, il sole ottunde i colori che restano visibili solo come bianchi e neri, cosi l'intreccio delle vie resta negli occhi come semplice e complicato segno, un ossimoro di linee tanto spezzate ed acuminate di spigoli, quanto arrotondate, che attirano nelle loro spire. (...) La traccia dei percorsi, percorsi con gli occhi più che con i piedi, resta nella traccia sul foglio, sulla tavola, sul muro testimonianza di un esserci, sebbene in sogno, a volte. (...) Seduto sopra il suo trono portatile e portabile sotto un cappello a larghe falde, c'è l'interprete di una scena tanto più vera in quanto si svolge ogni volta, in modo originale,in un suo personale teatro. Ma quando si leva in piedi il personaggio/spettatore della passeggiata,in quella sua speciale realtà, è un gigante! Noi lo guardiamo dal basso fino all'alto del suo lontano capo, ospiti sotto la larga tesa del suo cappello che per fortuna ombreggia e copre anche noi.
È così che Andrea Granchi ci tira dentro al suo sogno".
Lucia Boni_______________________
Andrea Balzola________________________
"Andrea Granchi rappresenta un caso unico nel panorama delle neo-avanguardie dalla fine degli anni Sessanta: pittore con inizi di nuova figurazione Pop-Surreale e Neo-Barocca, sapiente restauratore di dipinti antichi, ha prodotto film e libri d'artista, foto-dinamismo e video, fino all'uso di nuove tecnologie come l'elettroluminescenza. II suo stile attuale è multiforme, tra paradosso ironico e concettuale, citazionismo fantastico e riflessione mitologica, per giungere alla poetica del viaggio, dell'artista che insegue la sua ombra e dei contrari tra Romanticismo e Modernismo.(...) L'uomo che insegue la sua ombran è sufficiente, da solo, a esaltare la vita d'artista del Giovane rottame di un tempo, in sintonia con gli "Inseguitori di giganti", il "Potente sognatore" e il "Viaggiatore sedentario". Granchi ha inventato un alfabeto che non è solo iconologico, ma pure autobiografico e ideologico, che risale alla teoria della pittura, tende a illustrare con icone e provocazioni consapevoli le metamorfosi delle sue predilezioni metafisiche. (...) Con "Viaggi immobili' Granchi giunge ora a una nuova meta del suo esplorare, in un "Incontro estremo" dell'artista che si confronta con gli enigmi e la poetica del suo presente-futuro: i pensieri si incontrano, i contrapposti comunicano.
Alessando Vezzosi____________________
"...Chi usa il passo lento e il lento guardare si dispone, anche senza saperlo, all'altro. Con-vive con le cose, ne vive le passioni. (..) Ma l'ombra taglia diagonalmente le vie, il sole ottunde i colori che restano visibili solo come bianchi e neri, cosi l'intreccio delle vie resta negli occhi come semplice e complicato segno, un ossimoro di linee tanto spezzate ed acuminate di spigoli, quanto arrotondate, che attirano nelle loro spire. (...) La traccia dei percorsi, percorsi con gli occhi più che con i piedi, resta nella traccia sul foglio, sulla tavola, sul muro testimonianza di un esserci, sebbene in sogno, a volte. (...) Seduto sopra il suo trono portatile e portabile sotto un cappello a larghe falde, c'è l'interprete di una scena tanto più vera in quanto si svolge ogni volta, in modo originale,in un suo personale teatro. Ma quando si leva in piedi il personaggio/spettatore della passeggiata,in quella sua speciale realtà, è un gigante! Noi lo guardiamo dal basso fino all'alto del suo lontano capo, ospiti sotto la larga tesa del suo cappello che per fortuna ombreggia e copre anche noi.
È così che Andrea Granchi ci tira dentro al suo sogno".
Lucia Boni_______________________
Luoghi
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