Anders Ruhwald "The thing in your mind"
A cura di: Luca Bochicchio
Dal 14 aprile al 22 giugno Officine Saffi è lieta di presentare The thing in your mind, la prima personale italiana di Anders Ruhwald, pensata per due sedi distinte: Officine Saffi (Milano) e Casa Museo Jorn (Albissola). Il titolo e il concept sono legati alla definizione che Ruhwald predilige per le proprie sculture: oggetti “site sensitive”, che scatenano riflessi concettuali nell'osservatore, provocando concatenazioni di ricordi, desideri, inganni cognitivi e false tautologie delle immagini, a partire dagli inediti rapporti che gli oggetti stabiliscono con l'ambiente e l'architettura.Le opere in mostra presso Officine Saffi fanno parte di un’indagine sulla convenzionalità degli appoggi, dei sostegni, degli ancoraggi. I corpi (superfici sensibili, tensioni controllate) vivono nei confronti dell’architettura secondo “comportamenti” che paiono reiterati e assimilati dai nostri utensili quotidiani - a muro come gli interruttori della luce, appesi come lampadari, a terra come sedute, ad angolo come gli infissi - ricomponendo un caleidoscopio di funzioni inesistenti, ridotte a tensioni di forze, a presenze nello spazio. Così i lavori “Holder”, “State”, “Prop (it is OK)”, “Between” contribuiscono alla riflessione sull’identità degli apparati domestici, in un dialogo tra oggetto, opera d’arte e design.
Quella di Ruhwald è una scultura di derivazione minimalista, che si afferma attraverso l’accostamento di materiali diversi nello spazio (legno, metallo, tessuto, ceramica, elementi architettonici e d’arredo). In questa sintassi di significanti, la ceramica e l’ambiente acquistano un valore preponderante, caratterizzando la fenomenologia delle opere. Si potrebbe dunque affermare trattarsi di sculture e ambienti riflessivi, in quanto l’alterità mediata dagli oggetti di Ruhwald è una proiezione dei nostri sensi, abituati e addomesticati da secoli a relazionarsi con riferimenti codificati: l’ambiente domestico, l’arredo, la funzione (utilitaristica o estetica) dell’oggetto, l’architettura.
Così la grande installazione sospesa “The shades about to fall”, in mostra presso Officine Saffi, impedisce il regolare percorso all’interno spazio espositivo e pone delle questioni sul concetto di confine. L’installazione necessita della nostra esperienza per essere attivata, non (o non soltanto) in senso cinetico-percettivo ma mentale, mediante la nostra interrogazione dei corpi nello spazio. La superficie dei corpi è il confine sul quale lavora Ruhwald, il punto di contatto (fisico, visivo, percettivo) tra noi e il mondo. Si tratta di una partitura scultorea che l’artista ama definire “site sensitive” per sottolineare come egli non punti a trasformare lo spazio ma a intercettare la nostra percezione e definizione di esso, in un processo di slittamento semantico.
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Luoghi
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Orari di apertura: dal Lunedì al Venerdì 10.00 – 19.00, Sabato 11.00 – 18.00