ALVARO. Vegetazione meccanica
A cura di: Testo di Luca Pietro Nicoletti.
Nell’ambito degli eventi collaterali della Fiera d’Arte di Cremona, la prestigiosa Sala degli Alabardieri del Palazzo Comunale di Cremona dal 02 al 19 marzo ospita la mostra di Alvaro in cui si ammira una selezione di opere significative del percorso artistico dell’artista.
Vegetazione meccanica. Per uno studio sulla pittura di Alvaro
Alvaro, infatti, non è un pittore-scrittore, ma è artista di vaste letture e ricercati interessi letterari. Questo, tuttavia, non fa di lui un pittore “erudito”, o meglio non lo porta, come spesso succede, a fare una pittura letteraria, greve di citazioni ostentate e di rimandi criptici o, peggio ancora, di cascami descrittivi e illustrativi: la letteratura e la poesia, infatti, non influiscono in maniera diretta sull’operare artistico, ma sono serviti ad affinare il gusto, a dare all’astrazione delle atmosfere. Allo stesso tempo, come tutti i siciliani, Alvaro ha sempre portato con sé il ricordo della Magna Grecia natia, anche quando si è trasferito a Milano nel 1960, e anche se a Milano ha cominciano a cimentarsi con continuità, raggiunta la soglia dei trent’anni, nella pittura: anche nel capoluogo lombardo, infatti, Alvaro aveva portato con sé il ricordo e i colori della Sicilia, che ha poi ripensato insieme a stimoli provenienti da altre sollecitazioni visive ed emotive.
Nota critica dal testo in catalogo di Luca Pietro Nicoletti
Info pubblico 02 58317556 - 348 5630381 - info@galleriascogliodiquarto.com
Vegetazione meccanica. Per uno studio sulla pittura di Alvaro
Alvaro, infatti, non è un pittore-scrittore, ma è artista di vaste letture e ricercati interessi letterari. Questo, tuttavia, non fa di lui un pittore “erudito”, o meglio non lo porta, come spesso succede, a fare una pittura letteraria, greve di citazioni ostentate e di rimandi criptici o, peggio ancora, di cascami descrittivi e illustrativi: la letteratura e la poesia, infatti, non influiscono in maniera diretta sull’operare artistico, ma sono serviti ad affinare il gusto, a dare all’astrazione delle atmosfere. Allo stesso tempo, come tutti i siciliani, Alvaro ha sempre portato con sé il ricordo della Magna Grecia natia, anche quando si è trasferito a Milano nel 1960, e anche se a Milano ha cominciano a cimentarsi con continuità, raggiunta la soglia dei trent’anni, nella pittura: anche nel capoluogo lombardo, infatti, Alvaro aveva portato con sé il ricordo e i colori della Sicilia, che ha poi ripensato insieme a stimoli provenienti da altre sollecitazioni visive ed emotive.
Nota critica dal testo in catalogo di Luca Pietro Nicoletti
Info pubblico 02 58317556 - 348 5630381 - info@galleriascogliodiquarto.com
Luoghi
Orari martedì – sabato, ore 9 – 18; festivi, ore 10 – 13