Alessio Barchitta /Daesung Lee/ Cyryl Zakrzewski "Identità nomadi"
A cura di: Anna d’Ambrosio - Testo critico di Jacqueline Ceresoli
Si apre una nuova collaborazione a Prato tra lo Studio BBS-pro e la galleria di ricerca milanese che già segue lo studio di Milano continuando così un’esperienza sinergica e sfidante.Per questo evento è stato creato il progetto espositivo Identità nomadi, con gli artisti Cyryl Zakrzewski, Daesung Lee e Alessio Barchitta.
Le identità nomadi di cui trattiamo, riguardano sia le identità dei luoghi sia il nomadismo di fatto che contraddistingue la poetica e le realizzazioni artistiche di tutti gli attori in mostra.
E' un'arte destinata allo sconfinamento, alle continue contaminazioni mediali con opere rigorose e di estrema potenza emotiva, perché troviamo confortante un'opera che venga concepita con criteri di ordine concettuale e di forte pregnanza estetica.
La struttura espositiva di " Identità nomadi ", poggia -sull'ibridismo- come collante ideologico esaltando il nomadismo a sostegno delle identità, con un'apertura totale del progetto a ogni modificazione che il dialogo espositivo porterà con sé.
Daesung Lee, nato in Corea del Sud nel 1975, vive e lavora a Parigi. Il suo lavoro analizza l'impatto della globalizzazione sugli esseri umani e la natura grazie a un'approccio concettuale. Ha pubblicato su CNN, Le Monde, The Washington Post ed è stato vincitore del Sony Word Photography nel 2013 e nel 2015. Di lui presentiamo scatti della serie -Ghoramara- sugli esuli ambientali. Ghoramara Island, West Bengal, India.
Cyryl Zakrzewski, classe 1986, nato in Polonia, afferma:" L'arte per me è una forma di opposti, in cui i confini vengono cancellati. Natura e cultura, luce e oscurità sono in effetti una cosa sola ". Ha partecipato a numerose mostre, sia in Polonia che all'estero (Giappone,Italia, Slovenia, Austria).E' noto per le sue installazioni artistiche permanenti in spazi pubblici in vari paesi del mondo. In mostra "The Eternal Struggle " assemblaggio di scacchi in una struttura di corteccia d'albero.
Alessio Barchitta, Barcellona Pozzo di Gotto 1991, ha all'attivo varie mostre personali e premi, tra cui il Premio Nocivelli per la scultura 2019 e il Premio assoluto della sezione scultura 2019.
Il fascino del frammento unito ai ricordi e all'impossibilità di decifrarne i codici: questi gli argomenti presenti nelle sue opere i cui titoli sono semantiche linguistiche legate a sensazioni o a non - luoghi.
In mostra "Coordinate serie tondi, uno strappo della serie -Coordinate-, due fotografie Fine Art di Errante Eterotopico.
La scelta delle opere risponde prevalentemente a un criterio tematico: sono state privilegiate le opere narrative in cui sono maggiormente riscontrabili la questione del conflitto identitario e le dinamiche socio-politiche degli autori migranti e post -migranti.
<< Spesso il miglior spostamento nel tempo si ottiene con uno spostamento nello spazio; certi luoghi molto antichi, ma nuovi per noi, ci disorientano tanto da coinvolgerci insieme in una duplice avventura: chi scende le scale sotterranee di Micene sprofonda nel pozzo dei secoli; chi sale sui contrafforti delle Fedriadi si innalza, per così dire, in un sito da lungo disabitato del tempo. […] andiamo oltre la lontananza e il punto di partenza: passiamo al di là del tempo >>
Luoghi
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