Alessandro Ruzzier. Quasi da qualche parte
A cura di: Sara Occhipinti e Marco Faganel - testi di Denis Viva e Sara Occhipinti
“Quasi da qualche parte” è il titolo della mostra fotografica di Alessandro Ruzzier presso studiofaganel che si inaugura il 6 febbraio 2016.
Luoghi e spazi che non presentano particolare bellezza, pregio, decoro, attrattività sono i principali soggetti-oggetti di Ruzzier. Pur conservando talune qualità, sono luoghi che hanno perduto funzionalità. Essi, nel tempo sono stati trascurati, poi rifiutati, fino a essere del tutto ignorati da parte delle comunità.
Con le sue immagini, l’artista costituisce una sorta di rilievo urbano-territoriale dei luoghi rimossi dalla memoria e ne rivela quantomeno l’esistenza agli spettatori.
Queste immagini di luoghi- anche se non nel senso tradizionale del termine - possono essere definite una serie seppur non siano riscontrabili in esse soggetti simili, un medesimo obiettivo, una logica associativa. Bensì esse sembrano accumunate da un lato dalla condizione esplorativa da parte dell’artista, dall’altro da una certa sospensione e dalla tensione interrogativa che esse possiedono.
“Sono immagini che non si risolvono. Una sorta di interdizione che però conferisce loro una potenzialità.” (Denis Viva, 2015)
La mostra si inaugurerà il 6 febbraio alle 18.00 presso studiofaganel con la presentazione a cura di Denis Viva.
Per la mostra sarà disponibile presso la galleria un catalogo in edizione limitata con testi a cura di Denis Viva e Sara Occhipinti con le traduzioni in inglese curate da Paola Cuffolo.
Sara Occhipinti e Marco Faganel
Luoghi e spazi che non presentano particolare bellezza, pregio, decoro, attrattività sono i principali soggetti-oggetti di Ruzzier. Pur conservando talune qualità, sono luoghi che hanno perduto funzionalità. Essi, nel tempo sono stati trascurati, poi rifiutati, fino a essere del tutto ignorati da parte delle comunità.
Con le sue immagini, l’artista costituisce una sorta di rilievo urbano-territoriale dei luoghi rimossi dalla memoria e ne rivela quantomeno l’esistenza agli spettatori.
Queste immagini di luoghi- anche se non nel senso tradizionale del termine - possono essere definite una serie seppur non siano riscontrabili in esse soggetti simili, un medesimo obiettivo, una logica associativa. Bensì esse sembrano accumunate da un lato dalla condizione esplorativa da parte dell’artista, dall’altro da una certa sospensione e dalla tensione interrogativa che esse possiedono.
“Sono immagini che non si risolvono. Una sorta di interdizione che però conferisce loro una potenzialità.” (Denis Viva, 2015)
La mostra si inaugurerà il 6 febbraio alle 18.00 presso studiofaganel con la presentazione a cura di Denis Viva.
Per la mostra sarà disponibile presso la galleria un catalogo in edizione limitata con testi a cura di Denis Viva e Sara Occhipinti con le traduzioni in inglese curate da Paola Cuffolo.
Sara Occhipinti e Marco Faganel
Luoghi
www.studiofaganel.com 0481.81186
martedì-venerdì 9.30-13.00, 16.00-19.30 sabato 10.00-13.00, 16.00-19.30