Alberto Timossi “Flussi: Il rosso e il giallo”
A cura di: Testo di Aldo Iori
L'artista presenta una serie di lavori degli ultimi due anni, di cui alcuni inediti e realizzati per questa occasione, collocati nel salone centrale dell'Arengo e in una sala della sezione archeologica in un interessante confronto tra antico e contemporaneo.
Il lavoro artistico di Alberto Timossi si caratterizza per lo specifico utilizzo dell'elemento tubolare da lui prelevato dal mondo reale, quello industriale e produttivo, decontestualizzato, colorato, composto, deformato e a volte integrato da sonorità musicali. L'artista lo investe di inedita esteticità, ne provoca uno spaesamento e un mutamento di senso e se ne appropria mutandone la condizione, da elemento d'uso a portatore di forma, facendone un elemento del proprio operare all'interno di un'idea di scultura fortemente radicata nella contemporaneità. Egli non è solo in questa operazione culturale di appropriamento di materiali industriali, ma se nelle opere di altri artisti il tubo è solamente uno degli elementi che compongono assemblaggi, accumulazioni e composizioni, in Alberto Timossi il tubo diviene elemento dominante, iconico e assoluto protagonista dell'opera.
Nella mostra di Gubbio le opere sono collocate negli ambienti interni di Palazzo dei Consoli, a diretto confronto con l'architettura medioevale e con le figurazioni scultoree presenti in essa che forniscono occasione di un proficuo confronto e verifica delle sue nuove proposizioni. Il colore rosso in questa occasione si abbina al primario giallo quasi a indicare nuove ricerche di luce e spiritualità. Le recenti sculture testimoniano nuove possibilità di elaborazione del materiale mediante l'intervento diretto ed energetico dell'artefice con il risultato di essere portatrici di nuove emozionalità e inedite libertà formali.
Una pubblicazione a colori fornisce testimonianza dell'evento e presenta il testo "Ceci n'est pas un tube: corpi a Gubbio", di Aldo Iori, docente di Storia dell'arte contemporanea presso l'Accademia di Belle Arti 'Pietro Vannucci' di Perugia.
L'esposizione è resa possibile grazie al contributo di GDS SIRCI che festeggia il 50° anniversario dalla Fondazione che in tale occasione presenta, anche nei locali della propria sede eugubina, alcune opere di Alberto Timossi.
Il lavoro artistico di Alberto Timossi si caratterizza per lo specifico utilizzo dell'elemento tubolare da lui prelevato dal mondo reale, quello industriale e produttivo, decontestualizzato, colorato, composto, deformato e a volte integrato da sonorità musicali. L'artista lo investe di inedita esteticità, ne provoca uno spaesamento e un mutamento di senso e se ne appropria mutandone la condizione, da elemento d'uso a portatore di forma, facendone un elemento del proprio operare all'interno di un'idea di scultura fortemente radicata nella contemporaneità. Egli non è solo in questa operazione culturale di appropriamento di materiali industriali, ma se nelle opere di altri artisti il tubo è solamente uno degli elementi che compongono assemblaggi, accumulazioni e composizioni, in Alberto Timossi il tubo diviene elemento dominante, iconico e assoluto protagonista dell'opera.
Nella mostra di Gubbio le opere sono collocate negli ambienti interni di Palazzo dei Consoli, a diretto confronto con l'architettura medioevale e con le figurazioni scultoree presenti in essa che forniscono occasione di un proficuo confronto e verifica delle sue nuove proposizioni. Il colore rosso in questa occasione si abbina al primario giallo quasi a indicare nuove ricerche di luce e spiritualità. Le recenti sculture testimoniano nuove possibilità di elaborazione del materiale mediante l'intervento diretto ed energetico dell'artefice con il risultato di essere portatrici di nuove emozionalità e inedite libertà formali.
Una pubblicazione a colori fornisce testimonianza dell'evento e presenta il testo "Ceci n'est pas un tube: corpi a Gubbio", di Aldo Iori, docente di Storia dell'arte contemporanea presso l'Accademia di Belle Arti 'Pietro Vannucci' di Perugia.
L'esposizione è resa possibile grazie al contributo di GDS SIRCI che festeggia il 50° anniversario dalla Fondazione che in tale occasione presenta, anche nei locali della propria sede eugubina, alcune opere di Alberto Timossi.
Luoghi
075.927.42.98
orario:dal lunedì alla domenica - mattino dalle ore 10,00 alle 13,00 pomeriggio: dalle 14,30 alle 17.30 Visita solo su prenotazione: 075 92981