Alberto Di Fabio. Aura
A cura di: Stefano Castelli
Luca Tommasi è lieto di annunciare la personale Aura di Alberto Di Fabio, che si terrà dal 22 settembre al 19 novembre 2016 presso gli spazi della galleria di Via Tadino 15 a Milano. In mostra una decina di acrilici su tela recenti, di medio e grande formato ed una selezione di piccole opere su carta.
Da qualche anno tra i nomi più in vista del panorama contemporaneo italiano, Alberto Di Fabio è autore di una pittura astratta ma basata su precisi spunti iconografici e tematici. In un dialogo serrato tra macro e microcosmi, la proliferazione di forme che caratterizza le sue tele fa riferimento al mondo della fisica e dell'uomo, mettendoli in relazione con lo spazio cosmico. Tra gli spunti che si sono succeduti nei recenti cicli dell'artista, i paesaggi montuosi come simbolo di elevazione mentale (nella mostra alla Fondazione Menegaz di Castelbasso, 2014); il cosmo e l'ambizione sublime di poterlo percorrere (Macro, Roma, 2015); il dialogo con la cultura umanistica del Rinascimento (nella mostra Cosmic gate, diffusa in vari luoghi storici di Ferrara - giugno-luglio 2016).
La personale milanese comprende una selezione di tele e carte recenti. In questo gruppo di lavori l'artista torna a concentrarsi sul soggetto umano: lo spunto poetico sono "le potenzialità della mente, la sua aura e il suo magnetismo", spiega Di Fabio. Riferendosi simbolicamente a discipline tanto diverse come scienza, matematica, religione, filosofia e poesia, "i dipinti invocano una riconciliazione tra pensiero razionale e attività istintiva e creativa, tra emisfero sinistro e destro del cervello".
Il richiamo al rapporto tra interiorità ed esteriorità, tra l'individuo e un contesto che lo sovrasta e allo stesso tempo lo esalta, evoca riflessioni sul posto che l'uomo può ricavarsi nel costringente mondo contemporaneo.
Sul piano stilistico, i lavori esposti rappresentano un'ulteriore evoluzione nella poetica di Di Fabio: il segno si inserisce armonicamente in una trama pittorica ancor più sviluppata e lavorata che in passato. Ma lo slancio creativo è come sempre sostenuto da una struttura rigorosa: i contrasti di cui vive la sua pittura -tra pieni e vuoti, luce e buio, segno incisivo e gesto pittorico - danno vita infatti a un linguaggio sistematico, come un alfabeto da decifrare che ricorre di dipinto in dipinto.
Da qualche anno tra i nomi più in vista del panorama contemporaneo italiano, Alberto Di Fabio è autore di una pittura astratta ma basata su precisi spunti iconografici e tematici. In un dialogo serrato tra macro e microcosmi, la proliferazione di forme che caratterizza le sue tele fa riferimento al mondo della fisica e dell'uomo, mettendoli in relazione con lo spazio cosmico. Tra gli spunti che si sono succeduti nei recenti cicli dell'artista, i paesaggi montuosi come simbolo di elevazione mentale (nella mostra alla Fondazione Menegaz di Castelbasso, 2014); il cosmo e l'ambizione sublime di poterlo percorrere (Macro, Roma, 2015); il dialogo con la cultura umanistica del Rinascimento (nella mostra Cosmic gate, diffusa in vari luoghi storici di Ferrara - giugno-luglio 2016).
La personale milanese comprende una selezione di tele e carte recenti. In questo gruppo di lavori l'artista torna a concentrarsi sul soggetto umano: lo spunto poetico sono "le potenzialità della mente, la sua aura e il suo magnetismo", spiega Di Fabio. Riferendosi simbolicamente a discipline tanto diverse come scienza, matematica, religione, filosofia e poesia, "i dipinti invocano una riconciliazione tra pensiero razionale e attività istintiva e creativa, tra emisfero sinistro e destro del cervello".
Il richiamo al rapporto tra interiorità ed esteriorità, tra l'individuo e un contesto che lo sovrasta e allo stesso tempo lo esalta, evoca riflessioni sul posto che l'uomo può ricavarsi nel costringente mondo contemporaneo.
Sul piano stilistico, i lavori esposti rappresentano un'ulteriore evoluzione nella poetica di Di Fabio: il segno si inserisce armonicamente in una trama pittorica ancor più sviluppata e lavorata che in passato. Ma lo slancio creativo è come sempre sostenuto da una struttura rigorosa: i contrasti di cui vive la sua pittura -tra pieni e vuoti, luce e buio, segno incisivo e gesto pittorico - danno vita infatti a un linguaggio sistematico, come un alfabeto da decifrare che ricorre di dipinto in dipinto.
Luoghi
http://www.lucatommasi.it 335 242433
(entrata anche da via Casati) - Orari mostra: dal martedì al sabato 12,00 / 19,00