Alberto Burri "I colori del silenzio, opere grafiche 1965-1985"
A cura di: Giorgio Agnisola
Promossa e organizzata da Antonio Fontana, Maria Gabriella Mazzola e Adriano Mazzola, con la cura scientifica del critico d’arte Giorgio Agnisola, la mostra rende omaggio, nel centenario della nascita 1915-2015, a uno dei più importanti artisti del '900.
Un evento culturale senza precedenti per la città di Latina, reso possibile dall’iniziativa della società CO.ME.L. che, in questi ultimi anni, si è generosamente impegnata a favore del territorio in cui opera, sponsorizzando e sostenendo iniziative culturali di alto livello presso l'omonimo Spazio COMEL, creato appositamente per condividere arte.
La mostra “I colori del silenzio, opere grafiche 1965-1985” è un’iniziativa privata unica in ambito nazionale, che celebra e contribuisce a diffondere la storia e lo straordinario lavoro di un artista che nel dopoguerra ha rivoluzionato l’arte italiana e internazionale.
L’esposizione presenta 47 grafiche del maestro tifernate, esemplari della produzione meno nota al grande pubblico. Produzione a cui il maestro dedicò tuttavia molta parte del suo lavoro, creando procedimenti tecnici inusitati, intervenendo personalmente su ogni singolo esemplare, rendendo così unica ogni copia.
Sono acqueforti fuligginose, come quelle dei Cretti, combustioni dove la matericità della bruciatura appare caratterizzata da uno straordinario realismo, stampe a rilievo, collage e incisioni a inchiostro, in cui Burri riuscì a ottenere effetti materici paragonabili per intensità a quelli delle sue opere più celebri.
Figurano in mostra tre combustioni del 1965, due dei cretti della serie del 1971, in altre parole la versione grafica dei suoi cicli più conosciuti, il grande nero del 1970; tre collage di acetato della serie i bianchi e neri 1969-71; due puntesecche del 1977; un trittico di acqueforti del 1969; le serie complete di cinque trittici e un polittico serigrafici che vanno dal 1969 al 1981; l’edizione completa di dieci litografie del libro Saffo; e due serigrafie tra le più belle e importanti, una del 1973, l’altra del 1985.
Le opere esposte sono provenienti alcune da collezioni private italiane e altre direttamente dalla Stamperia 2RC di Roma, storica e prestigiosa stamperia italiana che oggi collabora con molti dei grandi musei del mondo.
Per l’occasione, sarà pubblicato da COMEL Edizioni un catalogo con il testo critico di Giorgio Agnisola, che lo scorso anno aveva curato la grande mostra svoltasi a Gaeta “Burri unico e multiplo”, che ha visto tra l'altro la collaborazione della Fondazione Burri di Città di Castello.
Curato nella grafica e fotografia con immagini realizzate appositamente da Marco Cambon, il libro conterrà un’acquatinta e collage a un colore del maestro Angelo Tozzi, dal titolo “AB in 2 Colori”, numerata e firmata nelle prime cento copie, prezioso e pregevole lavoro dell’artista pontino che rende omaggio al grande maestro tifernate, e che per concezione e percorso artistico svolto si avvicina e s’intreccia con il percorso di Burri senza però esserne la copia. L’incisione è realizzata dalla storica “Stamperia d’Arte Il Bulino” di Roma diretta da Sergio Pandolfini, famosa per le sue raffinate edizioni.
La mostra è affiancata da un breve documento visivo dell’epoca, in cui Alberto Burri è all’opera nella casa d’arte, proprio mentre lavora alle incisioni per il Libro Saffo. (Per gentile concessione della Stamperia 2RC di Roma).
Un evento culturale senza precedenti per la città di Latina, reso possibile dall’iniziativa della società CO.ME.L. che, in questi ultimi anni, si è generosamente impegnata a favore del territorio in cui opera, sponsorizzando e sostenendo iniziative culturali di alto livello presso l'omonimo Spazio COMEL, creato appositamente per condividere arte.
La mostra “I colori del silenzio, opere grafiche 1965-1985” è un’iniziativa privata unica in ambito nazionale, che celebra e contribuisce a diffondere la storia e lo straordinario lavoro di un artista che nel dopoguerra ha rivoluzionato l’arte italiana e internazionale.
L’esposizione presenta 47 grafiche del maestro tifernate, esemplari della produzione meno nota al grande pubblico. Produzione a cui il maestro dedicò tuttavia molta parte del suo lavoro, creando procedimenti tecnici inusitati, intervenendo personalmente su ogni singolo esemplare, rendendo così unica ogni copia.
Sono acqueforti fuligginose, come quelle dei Cretti, combustioni dove la matericità della bruciatura appare caratterizzata da uno straordinario realismo, stampe a rilievo, collage e incisioni a inchiostro, in cui Burri riuscì a ottenere effetti materici paragonabili per intensità a quelli delle sue opere più celebri.
Figurano in mostra tre combustioni del 1965, due dei cretti della serie del 1971, in altre parole la versione grafica dei suoi cicli più conosciuti, il grande nero del 1970; tre collage di acetato della serie i bianchi e neri 1969-71; due puntesecche del 1977; un trittico di acqueforti del 1969; le serie complete di cinque trittici e un polittico serigrafici che vanno dal 1969 al 1981; l’edizione completa di dieci litografie del libro Saffo; e due serigrafie tra le più belle e importanti, una del 1973, l’altra del 1985.
Le opere esposte sono provenienti alcune da collezioni private italiane e altre direttamente dalla Stamperia 2RC di Roma, storica e prestigiosa stamperia italiana che oggi collabora con molti dei grandi musei del mondo.
Per l’occasione, sarà pubblicato da COMEL Edizioni un catalogo con il testo critico di Giorgio Agnisola, che lo scorso anno aveva curato la grande mostra svoltasi a Gaeta “Burri unico e multiplo”, che ha visto tra l'altro la collaborazione della Fondazione Burri di Città di Castello.
Curato nella grafica e fotografia con immagini realizzate appositamente da Marco Cambon, il libro conterrà un’acquatinta e collage a un colore del maestro Angelo Tozzi, dal titolo “AB in 2 Colori”, numerata e firmata nelle prime cento copie, prezioso e pregevole lavoro dell’artista pontino che rende omaggio al grande maestro tifernate, e che per concezione e percorso artistico svolto si avvicina e s’intreccia con il percorso di Burri senza però esserne la copia. L’incisione è realizzata dalla storica “Stamperia d’Arte Il Bulino” di Roma diretta da Sergio Pandolfini, famosa per le sue raffinate edizioni.
La mostra è affiancata da un breve documento visivo dell’epoca, in cui Alberto Burri è all’opera nella casa d’arte, proprio mentre lavora alle incisioni per il Libro Saffo. (Per gentile concessione della Stamperia 2RC di Roma).
Luoghi
www.spaziocomel.it 0773487546 0773697940
Orari: dal mercoledì al sabato dalle 17,00 alle 20,00, altri giorni su appuntamento