Ak2deru "Cenere"
A cura di: Claudio Libero Pisano
Uno spazio dalla forma regolare che si presta come luogo da trasformare piuttosto che ambiente dove esporre opere.
Secondo questa linea Ak2deru manomette le pareti ridefinendo il perimetro attraverso grandi fogli dipinti. L’andamento del segno rende ancor più straniante la visione, cancellando qualsiasi sicurezza sulle proporzioni, su verticale e orizzontale. La pittura ha un andamento irregolare, segue percorsi vertiginosi per spostarsi poi su zone di maggiore dolcezza del tratto. Uno spazio completamente avvolto dove lo spettatore può scegliere se leggere la totalità del dipinto oppure prendersi tempo e seguire a sua scelta un singolo tratto. Come un grande tomo che può esser letto per singoli capitoli, separati.
In uno spazio predisposto alla sperimentazione l’artista sceglie di abbandonare temporaneamente la pittura pura e utilizza un materiale tecnicamente inidoneo, la cenere. Recupera residui di combustione da più materiali ottenendo tonalità diverse. Il nero profondo, il grigio fumo, fino al marrone che, insieme, restituiscono immagini policrome, in un contesto complessivo che solo inizialmente appare monocolore.
Senza usare la pittura Ak2deru fa pittura attraversando tutti i suoi riferimenti storici. Evocando grandi maestri solo attraverso il segno.
La cenere non è soltanto un interessante espediente tecnico, rimanda infatti a una circolarità filosofica e religiosa che da sempre è strumento di indagine. Inizio e fine di ogni cosa.
Il perimetro quadrato dello spazio espositivo diventa circolare grazie al simbolo della caducità e al segno continuo e ipnotico dell’artista.
Secondo questa linea Ak2deru manomette le pareti ridefinendo il perimetro attraverso grandi fogli dipinti. L’andamento del segno rende ancor più straniante la visione, cancellando qualsiasi sicurezza sulle proporzioni, su verticale e orizzontale. La pittura ha un andamento irregolare, segue percorsi vertiginosi per spostarsi poi su zone di maggiore dolcezza del tratto. Uno spazio completamente avvolto dove lo spettatore può scegliere se leggere la totalità del dipinto oppure prendersi tempo e seguire a sua scelta un singolo tratto. Come un grande tomo che può esser letto per singoli capitoli, separati.
In uno spazio predisposto alla sperimentazione l’artista sceglie di abbandonare temporaneamente la pittura pura e utilizza un materiale tecnicamente inidoneo, la cenere. Recupera residui di combustione da più materiali ottenendo tonalità diverse. Il nero profondo, il grigio fumo, fino al marrone che, insieme, restituiscono immagini policrome, in un contesto complessivo che solo inizialmente appare monocolore.
Senza usare la pittura Ak2deru fa pittura attraversando tutti i suoi riferimenti storici. Evocando grandi maestri solo attraverso il segno.
La cenere non è soltanto un interessante espediente tecnico, rimanda infatti a una circolarità filosofica e religiosa che da sempre è strumento di indagine. Inizio e fine di ogni cosa.
Il perimetro quadrato dello spazio espositivo diventa circolare grazie al simbolo della caducità e al segno continuo e ipnotico dell’artista.
Luoghi
www.spazioy.com 342 09 54 011
Giorni e orari di apertura dal Lunedì al Venerdì su appuntamento Sabato dalle 16.00 alle 19.00