Adrian Tranquilli. After the West
Studio Stefania Miscetti è lieto di presentare la personale di Adrian Tranquilli intitolata After the West,
un’installazione di grande impatto visivo, che inaugura un nuovo ciclo di opere e di multipli dal 1 aprile anche in mostra presso il Museo Archeologico Nazionale a Napoli per la prima retrospettiva dell’artista.
Per vent’anni, partendo dalla figura dell’eroe (o anti-eroe), e in particolare dalle declinazioni che questa figura ha avuto attraverso le forme popolari della letteratura, come il fumetto supereroico, Adrian Tranquilli ha indirizzato la sua ricerca artistica verso il tema del mito e del archetipo, incluse anche le loro trasposizioni contemporanee, per indagare sul rapporto tra l’individuo e la collettività, tra il potere del singolo e le sovrastanti strutture di potere, sia esse di stampo religioso che quello ideologico, politico o economico.
Ora, con la mostra After the West, Tranquilli parte dalla considerazione che in una società come la nostra, in cui il rapporto tra “il potere”, inteso in termini di ricchezza, influenza e controllo, sta in proporzione 1 a 99, interrogarsi sulla possibilità di creazione di un modello alternativo di società diventa più che urgente. Il Rimanente 99%, come si definiscono i movimenti che contestano l’attuale società capitalistica e globalizzata, cioè tutti coloro che militano e si riconoscono e identificano con Anonimous, Occupy, Indignados e simili emanazioni di protesta, rappresentano una forza sociale che a sua volta cerca il potere
e inevitabilmente rischia di venire assimilata dal sistema.
Nell’opera After the West Tranquilli affronta il tema della maschera/simbolo da un’altra angolazione rispetto ai cicli precedenti del suo lavoro, quali These Imaginary Boys (2004), The Age of Chance (2005), Don’t Forget the Joker (2006), In Excelsis (2011/13), dove i protagonisti principali erano identificabili con le figure di super o anti-eroi come Superman, Batman, Spider-man o il Joker.
Ora il protagonista è riconoscibile nelle sembianze di un misterioso personaggio chiamato V, l’ambiguo eroe della graphic novel V per Vendetta del 1988 firmata Alan Moore e David Lloyde, reso ancora più popolare attraverso l’omonimo film del 2005 diretto da James McTeigue. Per creare V, l’eroe anticonformista, gli autori inglesi si ispirano alla vicenda di Guy Fawkes,
anarchico inglese famoso per aver cercato di far esplodere il Parlamento all’inizio del Seicento. La maschera dal volto bianco e dal sorriso sardonico dietro la quale si cela l’identità del eroe immaginario V, uno dei più venduti oggetti del merchandising hollywoodiano, ora è il simbolo del Rimanente 99%, il globale movimento di contestazione.
Ciò indica che l’eroe non è più il singolo che attraverso la maschera si proietta su un piano simbolico altro, in cui funge da modello di riferimento, ma si dissolve in un’identità collettiva, molteplice e irriconoscibile, che a sua volta corrisponde allo stesso carattere inafferrabile e invisibile di quel 1% che detiene il potere.
After the West, il ciclo di opere in cui la maschera di V è elemento costruttivo, rappresenta un ulteriore capitolo della particolare narrazione visiva che ha costruito Adrian Tranquilli nel corso dell’ultimo decennio.
La sua indagine attorno alla figura eroica, con la sua indispensabile maschera (costume), ci fa osservare il cambiamento paradigmatico accaduto nel passaggio tra XX e XXI secolo: il singolo cede posto alla moltitudine, non si innalza al di sopra del modello dominante ma si camuffa per amalgamarsi con altri simili, insieme ai quali opera in maniera virale e sovversiva, trovando il proprio ideale (simbolo) proprio nel prodotto della letteratura popolare e fantasy, dove nemmeno esiste più un netto confine tra il bene e il male, tra l’eroe e il suo antagonista, tra l’utopia e il terrore.
La personale After the West presso lo STUDIO STEFANIA MISCETTI e stata realizzata in contemporanea
con la prima mostra retrospettiva di Adrian Tranquilli presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, curata da Eugenio Viola.
un’installazione di grande impatto visivo, che inaugura un nuovo ciclo di opere e di multipli dal 1 aprile anche in mostra presso il Museo Archeologico Nazionale a Napoli per la prima retrospettiva dell’artista.
Per vent’anni, partendo dalla figura dell’eroe (o anti-eroe), e in particolare dalle declinazioni che questa figura ha avuto attraverso le forme popolari della letteratura, come il fumetto supereroico, Adrian Tranquilli ha indirizzato la sua ricerca artistica verso il tema del mito e del archetipo, incluse anche le loro trasposizioni contemporanee, per indagare sul rapporto tra l’individuo e la collettività, tra il potere del singolo e le sovrastanti strutture di potere, sia esse di stampo religioso che quello ideologico, politico o economico.
Ora, con la mostra After the West, Tranquilli parte dalla considerazione che in una società come la nostra, in cui il rapporto tra “il potere”, inteso in termini di ricchezza, influenza e controllo, sta in proporzione 1 a 99, interrogarsi sulla possibilità di creazione di un modello alternativo di società diventa più che urgente. Il Rimanente 99%, come si definiscono i movimenti che contestano l’attuale società capitalistica e globalizzata, cioè tutti coloro che militano e si riconoscono e identificano con Anonimous, Occupy, Indignados e simili emanazioni di protesta, rappresentano una forza sociale che a sua volta cerca il potere
e inevitabilmente rischia di venire assimilata dal sistema.
Nell’opera After the West Tranquilli affronta il tema della maschera/simbolo da un’altra angolazione rispetto ai cicli precedenti del suo lavoro, quali These Imaginary Boys (2004), The Age of Chance (2005), Don’t Forget the Joker (2006), In Excelsis (2011/13), dove i protagonisti principali erano identificabili con le figure di super o anti-eroi come Superman, Batman, Spider-man o il Joker.
Ora il protagonista è riconoscibile nelle sembianze di un misterioso personaggio chiamato V, l’ambiguo eroe della graphic novel V per Vendetta del 1988 firmata Alan Moore e David Lloyde, reso ancora più popolare attraverso l’omonimo film del 2005 diretto da James McTeigue. Per creare V, l’eroe anticonformista, gli autori inglesi si ispirano alla vicenda di Guy Fawkes,
anarchico inglese famoso per aver cercato di far esplodere il Parlamento all’inizio del Seicento. La maschera dal volto bianco e dal sorriso sardonico dietro la quale si cela l’identità del eroe immaginario V, uno dei più venduti oggetti del merchandising hollywoodiano, ora è il simbolo del Rimanente 99%, il globale movimento di contestazione.
Ciò indica che l’eroe non è più il singolo che attraverso la maschera si proietta su un piano simbolico altro, in cui funge da modello di riferimento, ma si dissolve in un’identità collettiva, molteplice e irriconoscibile, che a sua volta corrisponde allo stesso carattere inafferrabile e invisibile di quel 1% che detiene il potere.
After the West, il ciclo di opere in cui la maschera di V è elemento costruttivo, rappresenta un ulteriore capitolo della particolare narrazione visiva che ha costruito Adrian Tranquilli nel corso dell’ultimo decennio.
La sua indagine attorno alla figura eroica, con la sua indispensabile maschera (costume), ci fa osservare il cambiamento paradigmatico accaduto nel passaggio tra XX e XXI secolo: il singolo cede posto alla moltitudine, non si innalza al di sopra del modello dominante ma si camuffa per amalgamarsi con altri simili, insieme ai quali opera in maniera virale e sovversiva, trovando il proprio ideale (simbolo) proprio nel prodotto della letteratura popolare e fantasy, dove nemmeno esiste più un netto confine tra il bene e il male, tra l’eroe e il suo antagonista, tra l’utopia e il terrore.
La personale After the West presso lo STUDIO STEFANIA MISCETTI e stata realizzata in contemporanea
con la prima mostra retrospettiva di Adrian Tranquilli presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, curata da Eugenio Viola.
Luoghi
http://www.studiostefaniamiscetti.com 06 68805880 06 68805880
orario:mar-sab 16-20 Ingresso libero