Ponte Sanguinario
Il “Ponte Sanguinario” si trova sotto piazza Vittoria. Fu rinvenuto nel 1817, nel corso degli ingenti lavori pubblici deliberati dopo la restaurazione dello Stato Pontificio. Venne infatti deliberata la costruzione di un ponte sul Tessino, che si sarebbe aggiunto a quello di Porta Ponzianina. I lavori si conclusero nel 1820, con la fretta necessaria per approntarli in vista del passaggio a Spoleto dell'Imperatore d'Austria Francesco II (29 dicembre 1820).
E’ così chiamato per il sangue sparso dalle persecuzioni che subirono i cristiani, culminate con esecuzioni proprio in quel punto. Forse nello stesso punto si gettavano nel torrente i morti (o si finivano i feriti) dei combattimenti nell'attiguo Anfiteatro.
Alcune fonti storiche narrano che in questo punto, vicino al ponte, vu ucciso dai proprio soldati, nel settembre del 253 d.c., l'imperatore romano Emiliano, rimasto tale solo tre mesi.
La leggenda su San Ponziano, Santo Patrono di Spoleto, vuole che egli fosse decapitato sul ponte, appena fuori dall'anfiteatro, e che la testa mozzata avesse raggiunto in soli tre balzi il luogo ove sorge ora la chiesa a lui dedicata, oltre la via Flaminia nuova. E che nel punto ove la testa toccò terra prese a zampillare una fonte di acqua purissima.
Risale probabilmente al primo secolo a.C.. E’ composto da tre arcate, in blocchi di travertino, e serviva, appunto, a far superare il torrente Tessino alla via Flaminia. Nei secoli il torrente ha spostato il suo alveo verso nord dell'alveo del torrente, per cui il ponte ha perso la sua originaria funzione.
E’ così chiamato per il sangue sparso dalle persecuzioni che subirono i cristiani, culminate con esecuzioni proprio in quel punto. Forse nello stesso punto si gettavano nel torrente i morti (o si finivano i feriti) dei combattimenti nell'attiguo Anfiteatro.
Alcune fonti storiche narrano che in questo punto, vicino al ponte, vu ucciso dai proprio soldati, nel settembre del 253 d.c., l'imperatore romano Emiliano, rimasto tale solo tre mesi.
La leggenda su San Ponziano, Santo Patrono di Spoleto, vuole che egli fosse decapitato sul ponte, appena fuori dall'anfiteatro, e che la testa mozzata avesse raggiunto in soli tre balzi il luogo ove sorge ora la chiesa a lui dedicata, oltre la via Flaminia nuova. E che nel punto ove la testa toccò terra prese a zampillare una fonte di acqua purissima.
Risale probabilmente al primo secolo a.C.. E’ composto da tre arcate, in blocchi di travertino, e serviva, appunto, a far superare il torrente Tessino alla via Flaminia. Nei secoli il torrente ha spostato il suo alveo verso nord dell'alveo del torrente, per cui il ponte ha perso la sua originaria funzione.
Luogo e recapiti
Il Ponte Sanguinario è situato nel sottosuolo
Alberto Timossi Suburbia
18/12/2015 al 18/01/2016
Una nuova significativa tappa si aggiunge all'esperienza in Umbria di Alberto Timossi: al 2003 risale…
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